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Agrigento, scoperto l’arsenale dei clan: in un bidone anche un mitragliatore e una bomba a mano

Le perquisizioni dei carabinieri a poche ore dalla retata che ha portato a 23 fermi

Di Redazione |

I carabinieri di Agrigento hanno scoperto un arsenale da guerra nella disponibilità delle cosche agrigentine. Un uomo è stato arrestato.Dopo l’operazione antimafia dello scorso martedì, che ha permesso di eseguire 23 dei 30 fermi disposti dalla Dda di Palermo, i carabinieri del comando provinciale, supportati dallo squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e dai Cinofili di Palermo-Villagrazia e Nicolosi, hanno svolto una serie di perquisizioni nei confronti di agrigentini ritenuti vicini alle famiglie mafiose locali. Un 48enne, pregiudicato agrigentino, Alessandro Mandracchia è stato trovato con numerose armi e munizioni da guerra: all’ interno di un bidone nascosto nell’abitazione di campagna, in contrada Fondacazzo ad Agrigento, è stata ritrovata una mitragliatrice calibro 9, 3 revolver di vario calibro, una penna-pistola, vario munizionamento, e una bomba a mano fatta brillare sul posto dagli artificieri a causa della sua pericolosità intrinseca.L’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi da fuoco comuni e da guerra. Le indagini passeranno adesso alla Dda. Nel corso di un’altra perquisizione, effettuata nei confronti di un 72enne di Agrigento, veniva rinvenuta all’interno della abitazione una ulteriore somma ingiustificata di circa 80.000 euro, sottoposta anch’essa a sequestro poiché ritenuta provento di attività illecita. L’uomo, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria poiché ritenuto indiziato del reato  di riciclaggio.

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