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Il caso

Università fantasma a Palermo, le indagini svolte da una squadra di polizia italo-bosniaca

Il pool internazionale ha analizzato i documenti che hanno portato all'accertamento di una evasione da 9 milioni di euro

Di Redazione |

Le indagini sull’università fantasma italo-bosniaca Jean Monnet che oggi hanno portato a un maxi-sequestro per evasione fiscale, sono state condotte da una squadra investigativa comune costituita tra la polizia federale bosniaca e le forze dell’ordine italiane. Dagli accertamenti, svolti attraverso l’analisi di documenti trovati nel corso di perquisizioni e possibili grazie alla cooperazione giudiziaria internazionale, sono emersi ricavi percepiti e non dichiarati al Fisco per circa 9 milioni di euro.

Si tratta del denaro incassato per l’organizzazione di circa 50 corsi universitari online privi di valore giuridico in Italia. I pm di Palermo, coordinati dal procuratore Murizio de Lucia, hanno disposto il sequestro preventivo pari all’importo delle imposte evase dal dipartimento, oltre che nei confronti dell’ente di formazione, del fondatore della Jean Monnet, dei figli Dario e Giuliana, e di due complici Maria Alexandra Mladoveanu Ghitescu e Leopoldina Frigula. Agli indagati sono stati sequestrati denaro e immobili.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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