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Calcio: arbitri; Trentalange, agire insieme contro la violenza
Candidato Aia su stop nel Lazio per direttore gara aggredito
ROMA, 06 DIC – “Per battere la violenza c’è bisogno di lavorare in sinergia con la Figc, la Lega Nazionale Dilettanti, la Lega Pro, la Lega Serie A e Serie B, non di muoverci in ordine sparso con iniziative simboliche, sì importanti, ma di scarsa efficacia, che non permettono di eliminare il problema alla radice”. Lo afferma Alfredo Trentalange, candidato alla presidenza dell’Associazione italiana arbitri, commentando la decisione dei presidenti di Sezione del Cra Lazio di non designare gli arbitri per le partite del fine settimana dopo l’aggressione ad un arbitro di Terza Categoria laziale. “Una scelta quasi obbligata per mandare un segnale forte al mondo del calcio, di cui facciamo parte” afferma ancora Trentalange, “ma “la violenza si vince se la si combatte tutti insieme. Le aggressioni sui direttori di gara non sono solo un problema del Lazio, ma sono un fenomeno pericoloso e ramificato che riguarda tutto il Paese”. “L’Aia deve essere capofila di un vero cambiamento nel sistema calcio, perché il dramma della violenza non riguarda soltanto gli arbitri, ma tutti quanti. Andare ognuno per la propria strada, sezioni, federazione, società e leghe – conclude Trentalange – vuol dire far prevalere gli interessi dei singoli rispetto all’obiettivo comune. Quello di cancellare la violenza dai nostri campi”.