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L'indagine

Catania, la nuova cupola di Cosa nostra davanti al gup: 34 imputati per l’inchiesta “Ombra”. C’è anche un uomo d’onore “riservato”

Al nuovo reggente della mafia catanese sono stati aggiunti altri sei capi di imputazione

Di Laura Distefano |

C’è una data: 7 marzo 2025. È quello il giorno in cui i 34 imputati dell’inchiesta “Ombra” dovranno presentarsi nell’aula della Corte d’Assise d’Appello, al secondo piano del palazzo di piazza Verga, davanti alla gup Maria Ivana Cardillo. La pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto infatti il rinvio a giudizio per i santapaoliani finiti in manette la scorsa estate. E tra questi spicca il nome di Francesco Russo, ritenuto dagli investigatori il nuovo rappresentante provinciale di Cosa Nostra. Sarebbe il successore “dell’uomo d’onore riservato” Francesco Napoli, anche lui nella lista degli imputati, che era stato arrestato nel 2022 nel blitz Sangue Blu.

La ricostruzione

Le telecamere della polizia hanno registrato diversi incontri tra i due boss. Napoli avrebbe potuto contare sulla parentela con gli zii Ferrara-cavadduzzi, mentre Russo avrebbe avuto la benedizione direttamente da Enzo Santapaola (figlio di Nitto) con cui ha un legame di “fratellanza” da decenni. A dimostrazione del suo ruolo di comando gli investigatori hanno ricostruito anche una serie di estorsioni e anche episodi di usura che porterebbero la firma di Francesco Russo. Infatti nelle 40 pagine notificate agli imputati – sono uno dei primi atti che portano il visto del procuratore Francesco Curcio – si sono aggiunti altri sei capi d’imputazione, portando a 33 in totale le contestazioni mosse dalla Dda etnea.

I summit

La squadra mobile ha documentato i summit in cui sarebbero stati sanciti anche “demansionamenti” di alcuni boss “storici” (non per anagrafe ma per militanza nel clan) soprattutto nella gestione del gruppo mafioso della stazione.

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