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L'INCIDENTE

La morte di Chiara Adorno, investita e uccisa sulla Circonvallazione di Catania: chiesti due rinvii a giudizio per omicidio stradale

Fissata l'udienza preliminare per i due imputati accusati di aver travolto la studentessa di Solarino

Di Laura Distefano |

A quasi un anno di distanza dalla tragico incidente in cui perse la vita Chiara Adorno, la giovane studentessa di Solarino, è arrivata la data dell’udienza preliminare per i due imputati accusati di omicidio stradale. Il 21 gennaio Carmelo Ingarao e, difeso da Pierluigi Papalia, e Salvatore Di Mauro, difeso da Domenico Maravigna si siederanno davanti al gup Stefano Montoneri che dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio avanzata lo scorso 16 novembre dal sostituto procuratore Fabio Platania e vistato dal procuratore aggiunto Fabio Scavone. I genitori e la sorella della vittima – assistiti dal professore Giovanni Grasso – si costituiranno parte civile nel procedimento.

La diciottenne, il 7 novembre scorso, stava attraversando assieme al fidanzato le strisce pedonali sulla circonvallazione al termine di una lezione alla Cittadella universitaria. Da come è descritto nel capo d’imputazione Ingarao alla guida di un Honda Sh, stava viaggiando sul viale Andrea Doria in direzione Misterbianco a una velocità di circa 70km/h e avrebbe colpito i due giovani in prossimità dell’area di servizio Eni. Mentre Chiara è rotolata sull’asfalto dopo l’urto, il ragazzo è solo caduto a terra. Di Mauro, che viaggiava su una Smart a circa 80km/h, avrebbe preso in pieno la 18enne travolgendola e trascinando la per diversi metri. Il ventisettenne sarebbe stato distratto dall’uso di WhatsApp nel telefonino. I due quindi – secondo la ricostruzione accusatoria – avrebbero cagionato la morte di Chiara che è avvenuta «per insufficienza respiratoria acuta secondaria a grave politrauma, caratterizzato da imponente lesività cranio-encefalica e addominale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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