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La manita del Trapani al Catania: ma in Coppa in campo c’erano le seconde linee

Vanno avanti i granata che possono puntare al successo finale

Di Andrea Cataldo |

Il derby degli ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C se lo aggiudica il Trapani. I granata schiacciano i giovani rossazzurri e conquistano un posto nei quarti di questa competizione, che, come è accaduto lo scorso anno con il Catania che l’ha vinta, può agevolare il percorso verso i play-off nazionali che portano alla B. 

Toscano lo aveva preannunciato alla vigilia, e ha pescato a piene mani dalla gioventù rossazzurra. Sono sei i ragazzi del settore giovanile a partire tra i primi 11: giovani calciatori nati tra il 2003 e il 2007. I volti noti sono invece Adamonis, che si sistema tra i pali, Quaini, difensore centrale, Luperini che va in mezzo al campo e i due Popovic e Montalto che si posizionano in attacco. Le scelte del Catania sono evidenti: la Coppa Italia non è una priorità. A maggior ragione in questo momento di emergenza.

Ma è «un’occasione per i giovani del Catania di farsi vedere» secondo quanto ha detto il vice presidente Vincenzo Grella. Nel Trapani il turnover è meno fitto, Aronica vuole vendicare la sconfitta in campionato. Tiene a riposo Bifulco, perlomeno dall’inizio, ma soprattutto non c’è Lescano. La punta è rimasta a Trapani, bloccato da un virus intestinale. In avanti ci sono Fall e Kanoute. C’è uno dei più in forma, Spini. 

L’iniziativa. Prima dell’inizio l’allenatore della squadra femminile etnea Pierpaolo Alderisi ha poggiato una rosa sul “Posto Occupato” in Tribuna d’Onore, e il vice presidente Vincenzo Grella ha donato una maglia del Catania alla campionessa olimpica, la catanese Alberta Santuccio. Il Catania ha aderito all’iniziativa “Posto Occupato”, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Anche al “Massimino”, è stato lasciato un posto “vuoto” per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere. Poi si è giocato. 

Comincia forte la squadra di Aronica. All’8’ al primo tiro in porta della gara, il Trapani passa in vantaggio. I granata conquistano un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore, Carraro da fermo disegna una perla che si incastona in rete. Gol da applausi per il padovano di coach Aronica. E il Catania è già sotto. La reazione dei padroni di casa è affidata a Ciniero, il classe 2007 di Toscano calcia in porta al 15’. Palla sul fondo. Al 18’ il Trapani costruisce due palle gol. Prima Karic con il sinistro impegna Adamonis che respinge, poi l’azione prosegue e Gelli di testa batte a colpo sicuro, ma la palla batte prima sul pallo sinistro e poi sul palo destro. Catania graziato. I rossazzurri hanno un sussulto: al 20’ Montalto, arriva su un cross di Privitera, ci mette il piede, e la palla si spegne sul fondo, a pochi centimetri dalla linea di porta. É il Trapani che fa la partita, ma il Catania pian piano prende metri. Al 25’ il missile di Martina trova Adamonis pronto alla respinta. Al 32’ il Trapani raddoppia. Spini crossa forte da sinistra, in area sbuca Celiento che di testa fa 2-0. Il Catania si fa sorprendere centralmente e va sotto ancora. Meritato il doppio vantaggio degli ospiti. 

A inizio ripersa non ci sono cambi. Al 3’ il Trapani sfiora il tris. Kanoute scappa in contropiede, salta il portiere di casa e calcia a porta vuota. Quaini salva sulla linea. Pericolo scampato per i catanesi. È il preludio al gol che arriva al 9’, Martina crossa in area da sinistra e Karic al volo buca Adamonis per il 3-0. Sconsolato mister Mimmo Toscano che osserva i suoi dalla sua area tecnica. Al 25’ Spini cala il poker. É fortunato su un batti ribatti in area e col sinistro fa 4-0. Il neo entrato D’Emilio al 35’ costruisce l’unica vera occasione degli etnei. Il classe 2006 spara con il destro respinge Ujkaj. Allo scadere arriva anche il 5-0 di Kanoute. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA