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Unipol installa a Milano la sua sesta panchina rossa

Il progetto privilegia l'uso di materiali sostenibili

Di Redazione |

MILANO, 25 NOV – Unipol ha installato a Milano la sua sesta panchina rossa, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’installazione si è tenuta di fronte alla sede milanese del gruppo assicurativo, in via Melchiorre Gioia, angolo via Castiglioni, alla presenza di Matteo Laterza, amministratore delegato Unipol, di Silvia Lazzari, direttore risorse umane Unipol e di Alice Arienta, presidente della commissione ‘Servizi civici, rapporti con i municipi, digitalizzazione’ del Comune di Milano. Il progetto della sesta panchina milanese privilegia l’uso di materiali sostenibili nel rispetto dell’ambiente. In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Cubo, il museo d’impresa del gruppo Unipol, ha organizzato per il sesto anno ‘Non ballo da sola’, la rassegna di iniziative e eventi per sensibilizzare il pubblico a riflettere sul tema della violenza sulle donne. La giornata, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999, nasce dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Secondo gli ultimi dati del ministero degli Interni, nei primi nove mesi del 2024, le donne uccise sono 65 su un totale di 192 omicidi. Inoltre il 31,5% delle donne in Italia ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. La panchina, rossa come il colore del sangue, reca la frase ‘L’amore genera amore e non violenza’ e il numero verde 1522 che accoglie le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di abusi e stalking. “Bisogna fare tutto il necessario per eliminare la violenza sulle donne. Ciascuno deve fare propria parte”, ha commentato l’amministratore delegato di Unipol Matteo Laterza. “Anche le aziende – ha aggiunto – devono fare la loro parte, nell’ambito della vita lavorativa. Il rispetto va molto oltre la violenza fisica, esiste la violenza verbale e il non detto che può portare a forme di mancanza di rispetto. Il rispetto è uno dei valori fondanti della carta dei valori di Unipol e nell’ambito di questo principio bisogna adoperarsi affinché nessun tipo di violenza possa esprimersi, nelle sue diverse forme”.

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