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Ragusa e la certificazione Dop del pane a pasta dura, si è insediato il comitato tecnico scientifico

Il Comune capoluogo avrà il ruolo di ente capofila

Di Redazione |

Prosegue il percorso per il riconoscimento della denominazione di origine protetta per il pane a pasta dura degli Iblei. L’assessore Giorgio Massari che segue direttamente il percorso ha promosso tre atti deliberativi fondamentali adottati dalla giunta: l’atto d’indirizzo per il perseguimento del marchio Dop per il pane a pasta dura, la determina per la creazione del comitato organizzatore indicando come coordinatore il dott. Riccardo Roccella e del comitato tecnico scientifico coordinato dal dott. Giuseppe Cicero e, infine, la definizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Ragusa nel ruolo di comune capofila con tutti i comuni della provincia di Ragusa per condividere il progetto che non può essere solo comunale, ma deve coinvolgere tutti i territori nei quali si registrano le stesse caratteristiche di grani, farina, lieviti, modalità di impasto e produzione.

Questo percorso ha trovato un momento di avvio, lunedì 18 novembre, al Centro Direzionale della zona artigianale presso l’Assessorato allo Sviluppo Economico, con l’insediamento del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico per la certificazione DOP. Quanto auspicato nel convegno promosso dai club service della città di Ragusa sulla certificazione DOP del Pane a Pasta Dura, tenutosi presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa il 31 maggio scorso, ha trovato una prima significativa risposta.

Il comitato tecnico scientifico, coordinato dal dott. Giuseppe Cicero è un gruppo di lavoro multidisciplinare, costituito da professionisti del settore, ricercatori, docenti universitari, scelti in quanto esperti nelle discipline attinenti la materia. Nello specifico a comporlo sono: Giuseppe Cicero (Agronomo, Coordinatore del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico); Sebastiano Blangiforti (Stazione Sperimentale di Granicoltura per La Sicilia); Paolo Guarnaccia (docente del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania; Slow Food Italia, Condotta di Ragusa); Orazio Sortino (docente in quiescenza del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania); Umberto Anastasi (docente del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – sezione Agronomia e coltivazioni erbacee dell’Università di Catania); Alfio Spina (Dirigente di ricerca, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria “CREA” – Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, Laboratorio di Acireale); Giuseppe Russo (Biologo – PhD Alimentazione e nutrizione umana, Dirigente di Ricerca, Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore” di Palermo).

I suddetti componenti, alla presenza dell’assessore Giorgio Massari, si sono incontrati per dare inizio alle procedure che individueranno le azioni da porre in essere, i vari elementi di ricerca su cui si baserà e si caratterizzerà il disciplinare, la classificazione e le caratteristiche di questo prodotto di eccellenza che identifica una tradizione storica del territorio dell’area iblea. Da tutti è stata ribadita la convinzione che il pane a pasta dura degli iblei si offre come un pane con caratteristiche uniche ed originali che può non solo rinnovare l’interesse dei consumatori locali per questo prodotto, ma potrà affermarsi come un pane interessante per mercati molto più ampi. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA