a zafferana
Concluso il X premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”: ecco tutti i vincitori
In un clima letteralmente vibrante, di autentica partecipazione, presente un pubblico entusiasta, si è conclusa, lo scorso sabato, al Palazzo Municipale di Zafferana Etnea, la X edizione del Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, diretto artisticamente dal prof. Paolo Giansiracusa. «Non la considero una vittoria, ma un dono, un riconoscimento con cui la Giuria del Premio mi ha voluto onorare e che spero di aver meritato, non soltanto per quanto già fatto, ma anche per quel che mi prefiggo di volere ancor fare», ha ribadito il Maestro Scultore Salvatore Rizzuti, (il quale, “lontano dal clamore mediatico lavora con umiltà e silenzio cercando nella materia il palpito della natura”, ha donato la propria opera “Deucalione e Pirra”, bronzo, cm 41 x 22, 1984), vincitore della “Menzione d’Onore”, premiato dal Sindaco avv. Salvo Russo che, complimentandosi con l’organizzazione e la direzione, ha commentato: “L’arte arricchisce la nostra comunità. Stiamo lavorando con entusiasmo per acquisire opere preziose di grandi Maestri che confluiranno nel nostro prezioso Museo d’arte cittadino”. L’amministrazione comunale, con l’Assessore Francesco Leonardi e il consigliere comunale avv. Cettina Coco, il curatore, gli organizzatori, la dott.ssa Graziella Torrisi, hanno ringraziato la Regione Siciliana e l’on. Nicola D’Agostino per l’importante patrocinio oneroso a sostegno della cultura.
«Sono pochi i premi letterari ed artistici che, pur inserendosi nella realtà locale, riescono a durare nel tempo. Ciò a causa dei mutamenti politici e del mancato coinvolgimento dei gruppi operativi che per statuto, con abnegazione, si occupano della valorizzazione della storia del territorio, contribuendo a radicare le iniziative nel tessuto sociale. Il segreto della lunga vita del Premio Sciuti, ideato dall’Associazione Culturale “Giuseppe Sciuti” e promosso dall’Amministrazione Comunale di Zafferana Etnea, è basato su alcuni elementi essenziali. In primo luogo la volontà dell’Amministrazione Civica di sostenere un progetto teso a vivificare la memoria di un proprio cittadino illustre; Giuseppe Sciuti nacque infatti a Zafferana Etnea il 26 Febbraio del 1834. In seconda battuta ritengo che sia di fondamentale importanza l’azione appassionata e costante del Comitato Organizzatore e della Giuria capeggiati da due artisti sensibili e colti come Graziella Torrisi e Corrado Iozia. Il terzo elemento, alla base della fortuna del Premio, è costituito dal rigore con cui viene affrontato il lavoro di squadra. Ognuno mantiene e svolge il proprio ruolo nel rispetto degli altri, senza improvvisazione, evitando le iniziative personali. Se così non fosse il dialogo tra gli organi costitutivi non sarebbe sereno e costruttivo. Personalmente ho il difetto di mantenere fermo il timone di tutta la conduzione che ha l’obiettivo di valorizzare Giuseppe Sciuti e di premiare i migliori artisti del panorama nazionale e internazionale. Il premio, nel rispetto della qualità formale ed espressiva di tutta la pittura di Giuseppe Sciuti, ha stabilito di premiare il mestiere, la professionalità, la creatività. Ciò non sempre è compreso da chi ha dell’arte un concetto sbagliato e, attraverso proposte ingenue e suggerimenti inappropriati, vorrebbe ricondurne le finalità ai propri interessi. La linea tracciata non va mai smentita, semmai va potenziata con contributi costruttivi che abbiano il rispetto della visione d’insieme. La passione per il colore e la forma, il rispetto delle potenzialità della materia, il messaggio poetico, il nitore stilistico, la frequentazione della trincea sociale… sono solo alcuni degli elementi che fanno parte dell’analisi e del giudizio complessivo. Un premio culturale non può essere una medaglietta da attaccare al petto di chi non vive con passione, amore, sofferenza, la creazione artistica. Il vero premio è un riconoscimento pubblico, un gesto di solidarietà e condivisione del valore espressivo, un segno di riconoscenza per chi vive con l’arte la gioia e l’inquietudine di una società in movimento», ha sottolineato il prof. Paolo Giansiracusa.
«Considero un onore aver potuto organizzare il “Premio Sciuti” per dieci anni, mi ha arricchito conoscere artisti contemporanei di chiara fama internazionale, aver potuto dialogare con chi ha una maggiore sensibilità, con chi osserva il mondo con la bellezza negli occhi e ne coglie, giorno dopo giorno, quell’incanto del creato, lottando per ciò che è più nobile: l’arte nella sua complessità di forme e di pensiero», ha dichiarato la dott.ssa Graziella Torrisi (presidente del Comitato Organizzatore, formato da Anna Fichera, Giuseppe Cristaudo, Alfio Tropea, Roberta Ferlito e Cetty Previtera).
Con Rizzuti, la giuria, presieduta dal Maestro Corrado Iozia e formata da Antonello Piraneo, Carmine Susinni, Egidio Incorpora, Rocco Froiio e Lucia Scuderi (tutti nella foto in copertina gentilmente donata da Giuseppe Lo Re), ha assegnato altri importanti riconoscimenti: all’artista Grazia Varisco, il “Premio alla Carriera”, (“Le sue opere, come ‘trappole visive’, come ‘accumulo di segni’, hanno calamitato la bellezza e provocato forse – come la stessa afferma – stati di grazia”), consegnato dall’onorevole Antony Barbagallo; alla pittrice Diana Marcadini il “Premio alla creatività giovanile”, (“Il suo colore squillante si insinua nel branco, nel mercato, nella festa per cercare gli sguardi, i gesti e le espressioni dell’umanità nuova”), consegnato dall’assessore alla Cultura, Ata Pappalardo; il Premio culturale “Amico dell’Arte”, consegnato dall’ideatore Maestro Iozzia, è andato a Salvatore Musumeci, (Dirigente dell’IC “F. De Roberto” di Zafferana), che ha dichiarato: “Un premio inaspettato, ma molto gradito. Ringrazio l’autorevole giuria presieduta dal M° Corrado Iozia, la presidente del Comitato Organizzatore, dott.ssa Graziella Torrisi, il Sindaco avv. Salvatore Russo e la sua giunta, e il direttore artistico prof. Paolo Giansiracusa. Dedico il prestigioso riconoscimento a mia moglie Graziella Puglisi, ai miei figli: Giuseppe e Amalia; a tutta la famiglia dell’I.C. “Federico De Roberto” che si lascia coinvolgere e segue la mia vision del ‘fare scuola’ promuovendo il gusto del bello e quindi dell’arte in tutte le sue sfumature (musica, pittura, cinematografia, poesia, letteratura, natura, matematica “pur essa è arte”); a tutta la comunità zafferanese che, cinque anni fa, mi ha accolto, come dirigente, con grande stima, fiducia e amicizia. Desidero inoltre ringraziare il presidente dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) di Catania, prof. Mauro Mangano, che appena saputa la notizia, mi ha voluto onorare presenziando alla cerimonia di premiazione”.
Altri momenti distintivi della serata: la brillante e attesissima lectio magistralis a cura prof. Giansiracusa, incentrata sulla figura dello Sciuti come dei premiati; le raffinate proiezioni a cura della fotografa Roberta Ferlito (compresa l’intervista all’architetto Isabella Sacco, discendente dello Sciuti, realizzata, a Roma, da Graziella Torrisi); le pregiate sculture realizzate dal Maestro Carmine Susinni per i vincitori; ancora le testimonianze fotografiche di Giuseppe Lo Re; i deliziosi momenti musicali con Concetto Scuderi (clarinetto) e Carla Cantarella (pianoforte).
La mattina seguente la premiazione, al Palazzo di Città, gli artisti vincitori Salvatore Rizzuti, Grazia Varisco e Diana Marcadini hanno piacevolmente incontrato gli studenti del Liceo Artistico “Guttuso” di Giarre, come, altrettanto, i cittadini interessati per raccontare la loro creatività, insieme alla Presidente del Consiglio Comunale di Zafferana Etnea, avv. Arianna Santanocita, alla Presidente del Comitato Organizzatore del Premio Sciuti, dott.ssa Graziella Torrisi, all’artista Cetty Previtera (da quest’anno membro del Comitato Organizzatore del Premio Sciuti) e alla giornalista Enza Barbagallo. “Impara l’arte e non metterla da parte” il titolo di un incontro prezioso e ricchissimo di spunti sviluppatosi nel segno dell’ispirazione e della libertà d’espressione, senza le quali l’arte, tutti d’accordo, non potrebbe “accadere”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA