Attualità
Modica, il Pd chiede l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta sui fatti che rischiano di portare l’ente al dissesto
Poidomani: "E' arrivato il momento di fare chiarezza sull'intera vicenda e di appurare le responsabilità"
“Finalmente anche a Modica esiste una commissione ispettiva. Come è noto, infatti, qualche giorno fa, i sei componenti della Commissione Urbanistica – Lavori pubblici – etc., assunta la veste di ispettori, si sono recati nella zona del polo commerciale per verificare lo stato dei lavori di completamento dell’asse viario. Ebbene, dopo aver esaminato con estrema attenzione gli incartamenti e le dichiarazioni della direzione dei lavori, e dopo aver fatto la foto di rito, che li ritrae compiaciuti per aver portato a termine la missione, i sei sono arrivati alla conclusione che i lavori risultano al momento fermi e che la rotatoria di fronte al supermercato “Le Liccumie” non è stata ancora completata”. E’ quanto evidenzia in una nota il segretario cittadino del Pd, Salvatore Poidomani (nella foto).
“Le dichiarazioni della commissione, naturalmente – continua l’esponente dem – hanno lasciato di stucco le migliaia di cittadini e di persone che ogni giorno attraversano quella zona della città, per spostarsi da un quartiere all’altro o per raggiungere i comuni viciniori. Nessuno si era accorto di nulla. I lavori sono fermi e la rotatoria non è stata ultimata? Ma non mi dire. E chi lo dice? I sei della commissione ispettiva. È così. E se lo afferma l’organo più autorevole che esiste in città, c’è poco da discutere. Come è noto, queste iniziative, hanno l’unico fine di dare risposte ai cittadini e di stimolare l’Amministrazione comunale, contrariamente a quello che avviene in altri contesti laddove spesso vengono strumentalizzate per mettere in difficoltà sindaci e assessori della stessa maggioranza. Insomma, per lotte intestine. Questa commissione, invece, ha tutti i crismi della serietà, della responsabilità e della competenza. Partendo da questa lodevole impresa e visti i risultati raggiunti, ci permettiamo di suggerire a tutti i capigruppo della maggioranza e ai presidenti delle commissioni consiliari di istituire una commissione consiliare di inchiesta per accertare i fatti che hanno portato al disastro finanziario in cui versa la città di Modica”.
“L’indagine, a nostro avviso – sottolinea Poidomani – potrebbe avere ad oggetto la verifica dei seguenti fatti:
- Se è vero che negli anni 2021 e 2022 l’Amministrazione del tempo ha sostenuto ingenti spese per acquisto di beni e servizi e per il personale, in netto contrasto con gli impegni di riduzione presi con il Piano di Riequilibrio; se tali spese, spropositate e ingiustificate, sono state fatte dal sindaco dell’epoca in vista delle elezioni regionali del 2022;
- Se è vero che sono stati nascosti debiti fuori bilancio;
- Se è vero che il segretario generale e il dirigente dell’Ufficio legale non hanno risposto alle richieste dei Revisori contabili in merito agli accantonamenti per il fondo contenzioso;
- Se vero che la sindaca Monisteri, con determina n. 1946 del 26.7.2023, abbia premiato e gratificato il segretario generale con l’ulteriore importo di € 18.862,23, pari al 10% del monte salario già percepito dallo stesso (sic!), per i risultati raggiunti proprio nell’anno 2021, quando invece il predetto è da ritenere corresponsabile, insieme al sindaco Abbate e all’assessora Aiello, di aver portato il Comune al dissesto.
- Di accertare le ragioni per cui la sindaca Monisteri, dopo il suo insediamento, non abbia informato la città della reale situazione finanziaria del Comune.
- Di accertare le cause che hanno indotto la sindaca Monisteri a tenere nascosta alla città e ai consiglieri comunali la relazione del 9 settembre 2024 della Corte dei Conti. Si tratta, come è evidente, di verifiche necessarie, al fine di individuare le cause e le responsabilità politiche, amministrative e contabili, che hanno portato al dissesto dell’Ente. Tutti fatti che i cittadini modicani hanno diritto di conoscere”.