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Comiso, la società Aeriblei si scioglie. Il presidente Passalacqua: “Meglio perdere che straperdere”

La decisione durante l'assemblea straordinaria di ieri. Avrebbe dovuto avviare e gestire, in collaborazione con la parte pubblica, il progetto Cargo

Di Redazione |

Nell’ultima assemblea straordinaria dei soci di Aeriblei, svoltasi ieri 12 novembre, si è deciso unanimemente di procedere allo scioglimento della compagine societaria costituita nel dicembre del 2018 con l’obiettivo di sviluppare e sostenere il territorio ibleo attraverso l’avvio e la gestione, in collaborazione con la parte pubblica, del progetto Cargo presso l’aeroporto di Comiso.

“Una persona molto saggia – ha detto il presidente Gianstefano Passalacqua – una volta mi disse che nella vita è meglio perdere che straperdere. Ecco il motivo per cui oggi Aeriblei chiude i battenti senza aver mai avuto la possibilità di confrontarsi sul campo. Ma questa è una storia lunga e bisogna raccontarla per gradi.

Aeriblei nasce su ispirazione del dott, Angelo Firrito che riesce a coalizzare una compagine con alcuni dei migliori imprenditori iblei, cosa che posso affermare con certezza per aver avuto l’onore di lavorare fianco a fianco con alcuni di loro. Obiettivo  rivitalizzare l’aeroporto di Comiso che nel 2017 era entrato in profondissima crisi economica per le enormi perdite che produceva”.

Dopo aver raccontato un po’ della storia di Aeriblei, legata a doppio filo con la storia dell’aeroporto, Gianstefano Passalacqua aggiunge: “In questi anni abbiamo assistito a tutte le evoluzioni della programmazione/progettazione fornendo direttamente con studi da noi finanziati la realizzazione/progettazione (ben due volte) ma anche la ricerca circa l’impatto sul territorio. Ci piace sottolineare un preventivo +20% del pil della zona di ‘cacthment’ in tre anni dall’implementazione di un sistema Cargo. Numero importantissimo per cui non bisogna perdere tempo. Infatti chiediamo con forza che la politica si sbrighi nel realizzare ‘l’ufficio spedizioni Cargo’ per dare finalmente a tutto il mondo imprenditoriale siciliano una infrastruttura in grado di accorciare di due giorni il ritardo con il resto del mondo (tempo minimo occorrente per far partire o arrivare le merci da Malpensa/Fiumicino in Sicilia via camion). Alla luce di quello che sembrerebbe in via di realizzazione tramite il Comune di Comiso, su mandato della Presidenza regionale Schifani, Aeriblei in maniera informale ha chiesto a Sac chi gestirà l’Hub. La stessa Sac dice di volerlo gestire in proprio. Questa è la seconda volta che si impedisce al territorio di autogestirsi”.

“A questo punto – si legge ancora nella nota – Aeriblei ha deciso che non ha motivo di esistere. Chiede solo una cosa a Sac pubblicamente prima di congedarsi: scegliere bene uno dei due ‘handler’ in grado di gestire e portare traffici su Comiso. Gestire in proprio o con soggetti di secondo piano significa costruire una cattedrale nel deserto che presto verrà chiusa. Per il resto rimane la consapevolezza che questo territorio ha ben inteso il momento, si è speso per le sorti di Comiso…ma ora deve attendere che la politica e Sac, nel più breve tempo possibile, sappiano cogliere l’opportunità di regalare una possibilità affinché la Sicilia possa essere parte integrata del mondo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA