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Vittoria, ciclista falciato da un’auto. La procura dispone l’autopsia

Un gelese di 69 anni è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso

Di Redazione |

Il pubblico ministero Ottavia Piccolo affiderà domani alle 15 in Tribunale a Ragusa l’incarico per l’esame autoptico che dovrà accertare le cause della morte del ciclista 46enne marocchino vittima di un incidente stradale avvenuto sabato sera sulla Statale 115 tra Vittoria e Gela. Ad eseguire l’autopsia il medico legale Francesco Coco e Pietro Zuccarello, tossicologo forense presso l’Università di Catania. I carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno deferito l’automobilista, un gelese di 69 anni, per omicidio stradale e omissione di soccorso. Secondo l’accusa l’uomo, difeso dall’avvocato Salvatore Minardi, mentre era alla guida della propria autovettura lungo la Ss 115 in direzione Vittoria-Gela, ha investito il conducente di una bicicletta, il citato 46enne marocchino senza fissa dimora.Il fratello della vittima ha nominato l’avvocato Massimo Garofalo quale difensore di fiducia in vista di una futura costituzione di parte civile. Secondo quanto riferito dai carabinieri di Vittoria, l’uomo era a bordo di una bicicletta quando è stato investito da un’auto. Il conducente, che in un primo momento ha proseguito la sua marcia a bordo di un’auto Peugeot, si è presentato in caserma poco dopo ed è stato ascoltato dai militari. Secondo quanto ha riferito l’automobilista gelese si sarebbe accorto di aver colpito qualcosa durante la marcia ma non avrebbe capito subito che si trattava di un uomo per via del buio e quindi inizialmente non si è fermato a prestare soccorso.

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