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Regalbuto in piazza per dire no alle estorsioni: «Il silenzio è il principio della mafia»

L'iniziativa organizzata per oggi a Regalbuto dalla locale Federazione delle associazioni Antiracket e antiusura italiane

Di William Savoca |

“Il silenzio è il principio della mafia”. Questo è più di uno slogan, è un chiaro e forte messaggio di tutti coloro i quali hanno detto e vogliono ribadire con forza che contro la mafia bisogna parlare, alzare la voce, non girarsi dall’altro lato e dire il proprio no. E che questo slogan sia stato coniato da dei giovani, allora assume un valore ancor più significativo. Uno slogan utilizzato per promuovere l’iniziativa organizzata per oggi a Regalbuto dalla locale Federazione delle associazioni Antiracket e antiusura italiane. Quella del piccolo comune dell’Ennese non è una sede nata per caso, ma è un luogo da cui si vuole fortemente alzare la voce della legalità e un messaggio chiaro.

Un cancro da estirpare

A Regalbuto lo scorso settembre l’operazione “Lua Mater”, condotta dalla Squadra mobile di Enna e dal Commissariato di Leonforte, creò un terremoto portando in carcere alcuni esponenti di spicco della mafia, svelò pure il coinvolgimento di personaggi locali nel ruolo di fiancheggiatori e fece clamore la scoperta di un arsenale composto da armi da guerra e da armi comuni custodite all’interno di un bar centrale di Regalbuto.«L’associazione Fai di Regalbuto ha deciso di fare questa manifestazione con le autorità e le scuole per porre l’attenzione su queste problematiche e lanciare un messaggio chiaro», esordisce Paolo Terranova, coordinatore regionale Fai e tra i relatori di oggi insieme a Roberto Condorelli, procuratore aggiunto Dda di Caltanissetta e Maria Marolina Ippolito, prefetto di Enna.

L’evento

L’evento sarà diviso in due parti, una prima all’interno del CineTeatro Urania alle ore 10: «Abbiamo avuto un’ottima risposta dalle scuole, saranno presenti 180 studenti dell’istituto tecnico “Citelli” e le terze medie di Regalbuto», aggiunge il coordinatore regionale della Fai. Proprio i giovani, speranza per il futuro, saranno protagonisti di questa giornata: «Hanno preparato delle frasi sulla mafia, striscioni e cartelloni che leggeranno alla fine del corteo dal balcone del Palazzo comunale nella piazza principale del paese». “Il silenzio è il principio della mafia” è una delle frasi principali, quelle a cui i giovani hanno voluto mettere la propria firma «perché ci vogliono mettere la faccia», quelle che campeggeranno durante il corteo che inizierà alle ore 12 e andrà da piazza Vittorio Veneto a piazza della Repubblica. Se dentro il CineTeatro le attenzioni saranno rivolte soprattutto ai giovani, al suo esterno ci si attende la presenza e la partecipazione dei cittadini.«Abbiamo invitato tutti, l’auspicio è che sia dentro il teatro che durante il corteo ci siano insieme a noi a fare una passeggiata i cittadini ma soprattutto i commercianti, i nostri soci», dice Paolo Terranova.L’evento sarà moderato da Luigi Ferrucci, presidente nazionale Fai, i saluti saranno affidati al presidente del Fai di Regalbuto Vittorio Calabrese, al sindaco di Regalbuto Vittorio Angelo Longo e al vescovo della diocesi di Nicosia, Giuseppe Schillaci. Le conclusioni saranno invece affidate a Maria Grazia Nicolò, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiraket e antiusura. Saranno presenti anche i sindaci di Catenanuova, Centuripe, Agira, Leonforte, Gagliano e Troina, il deputato regionale Fabio Venezia, il questore di Enna, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il dirigente della Squadra Mobile di Enna ed i presidenti delle associazioni Fai della Sicilia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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