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Il decreto

Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, l’assessorato stabilisce la nuova pianta organica

Per la prima volta la decisione viene presa dall'organo politico e non dal consiglio di amministrazione. Si rinnova uno schema risalente al 2002 per l'area amministrativa e al 2006 per i musicisti

Di Redazione |

C’è la nuova pianta organica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana (Foss). Si rinnova uno schema che risaliva ormai al 2002 per l’area tecnico-amministrativa (quando l’allora ente autonomo venne trasformato in fondazione di diritto privato) e al 2006 per l’orchestra. Per la prima volta, la dotazione organica complessiva dell’istituzione musicale siciliana viene stabilita con decreto dell’assessore regionale al Turismo, allo sport e allo spettacolo Elvira Amata, invece che con un’approvazione del cda, in seguito ad un percorso articolato che ha coinvolto inoltre il consulente per la programmazione artistica Giuseppe Cuccia, le organizzazioni sindacali, il collegio dei revisori, il commissario straordinario ed è poi stato firmato dall’assessore Elvira Amata. Secondo il decreto sono 133 le posizioni lavorative (suddivise tra organico orchestrale 100, area amministrativa 27 e area tecnica 6) della nuova pianta organica.

«La nuova dotazione organica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana – dice il presidente della Regione Renato Schifani – rappresenta un passo fondamentale verso il rilancio e la crescita di una delle istituzioni culturali più importanti della nostra regione. L’approvazione del decreto testimonia l’impegno del mio governo nel valorizzare il patrimonio musicale siciliano, garantendo un assetto moderno e funzionale che permetterà di affrontare le sfide future con maggiore solidità e competitività. Questo risultato è frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto diversi attori, dai sindacati al collegio dei revisori al commissario straordinario, e dimostra l’importanza della sinergia tra le istituzioni per il bene comune. Ora possiamo guardare alla nuova stagione concertistica con rinnovato entusiasmo, certi che la Foss continuerà a offrire spettacoli di altissimo livello, contribuendo allo sviluppo culturale ed economico del nostro territorio». «Dopo anni di attese da parte dei lavoratori precari della Fondazione – sottolinea l’assessore – il Governo regionale, attraverso due appositi interventi normativi approvati da parte del Parlamento regionale, ha definitivamente risolto la questione che impediva il processo di stabilizzazione dei lavoratori. Un percorso virtuoso che, grazie all’impulso del mio assessorato concretizzatosi con l’adozione del relativo provvedimento, concorrerà a garantire all’Istituzione una maggiore operatività sotto ogni profilo stimolando, al contempo, ulteriori sfide che certamente arricchiranno il profilo dell’Istituzione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA