LA DECISIONE
Agli infermieri il tempo della vestizione va pagato, il Policlinico di Catania condannato a retribuire i minuti necessari
Lo ha sancito la corte d’appello etnea, sezione Lavoro, nell’udienza in favore di una quarantina di iscritti al sindacato Nursind
Il tempo che gli infermieri impiegano a indossare e togliere la tuta di lavoro, pari a dieci minuti per turno, rientra nell’attività lavorativa e va retribuito. Lo ha sancito anche la corte d’appello di Catania, sezione Lavoro, nell’udienza dei giorni scorsi in favore di una quarantina di iscritti al sindacato Nursind e dipendenti dell’azienda Policlinico di Catania, difesi dagli avvocati Nella Piccione e Antonella Grasso. «Un’altra sentenza a favore degli infermieri si aggiunge alla battaglia sindacale per la conquista dei diritti negati ai professionisti della salute» commenta Salvatore Vaccaro, segretario territoriale Nursind di Catania. L’Azienda Policlinico di Catania aveva fatto ricorso in appello impugnando la sentenza di primo grado del 2021 del tribunale di Catania con la quale il giudice aveva già dato ragione ai lavoratori dichiarando il diritto ad avere retribuito il tempo necessario per indossare e togliere la divisa prima dell’inizio e dopo la fine del turno lavorativo relativi ai cinque anni antecedenti alla diffida e messa in mora. Il giudice, aveva disposto a carico dell’azienda il pagamento di oltre 20 mila euro in favore degli infermieri che hanno fatto ricorso. Adesso la pronuncia del giudice Elvira Maltese che ha sancito anche in appello questo diritto.
Gli avvocati Nella Piccione e Antonella Grasso spiegano che «questa sentenza, non scontata, conclude un iter processuale particolarmente arduo in entrambi i gradi di giudizio. Siamo soddisfatte dell’esito che, ancora una volta, conclama un diritto dei lavoratori del comparto sanità. La battaglia legale, che da 13 anni portiamo avanti per il riconoscimento del cosiddetto tempo tuta, conferma, ancora una volta, come sia necessario lottare per far valere i diritti dei lavoratori, e avere il coraggio di percorrere strade nuove ed inesplorate».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA