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Il Tribunale di Ragusa cancella la multa alla Sea Watch. L’Ong: «Il Governo la smetta di ostacolare i soccorsi in mare»

Sospesa l'efficacia esecutiva dell’ingiunzione di pagamento

Di Redazione |

«Dopo che il 28 marzo il Tribunale di Ragusa aveva sospeso il fermo amministrativo di venti giorni comminato a Sea-Watch 5 in applicazione della cosiddetta legge Piantedosi, arriva una nuova vittoria legale per Sea-Watch. Il tribunale di Ragusa ha infatti sospeso l’efficacia esecutiva dell’ingiunzione di pagamento che era stata notificata alla Ong stabilendo che le modalità di intervento di Sea-Watch 5 non hanno creato alcuna situazione di pericolo». Ne dà notizia la stessa Ong.

«I giudici hanno inoltre stabilito che non corrisponde al vero l’accusa rivolta a Sea-Watch di avere disatteso indicazioni delle autorità libiche. A confermarlo è anche un report di Frontex che certifica come alle comunicazioni radio effettuate da Sea-Watch 5 le autorità libiche non abbiano mai risposto – si legge in una nota della Ong – Per quanto ci rassereni vedere le nostre ragioni confermate dai tribunali non possiamo fare a meno di denunciare come l’applicazione arbitraria della legge Piantedosi continui a produrre i propri effetti, bloccando le navi nei porti e impedendogli di raggiungere l’area delle operazioni nonostante non ci sia niente da sanzionare. A questo si aggiunge il tentativo, tramite il nuovo decreto Flussi, di bloccare anche i nostri aerei in modo da impedire qualsiasi forma di monitoraggio di quanto avviene nel Mediterraneo – conclude la nota – Il governo italiano deve smettere di criminalizzare e ostacolare il soccorso in mare e la documentazione delle violazioni dei diritti umani che avvengono nel Mediterraneo centrale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA