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Tajani positivo sul futuro di FI: «Obiettivo 20% possibile in tutt’Italia e Schifani riconfermato nel 2027»

Il segretario nazionale del partito sta partecipando, insieme a tanti altri esponenti nazionali, alla kermesse organizzata a Santa Flavia, nel Palermitano

Di Redazione |

È’ in corso di svolgimento a Santa Flavia, nel Palermitano, la kermesse di Forza Italia «Al centro del Mediterraneo». Una due giorni intensa, ricca di panel e incontri con esponenti delle realtà produttive del paese, della società civile, con ministri, sottosegretari e parlamentari. Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, è stato accolto da un lungo applauso. Marcello Caruso, segretario regionale del partito in Sicilia, dal palco, ha aperto la convention ricordando il presidente Silvio Berlusconi, cui la sala ha rivolto un commosso applauso.

«Sono convinto che quello che è successo in Sicilia succederà in tutta Italia, l’obiettivo del 20% non è un obiettivo irraggiungibile. Serve portare, comune per comune, il nostro messaggio». Così Tajani che ha quindi anticipato il tema della riconferma dell’attuale governatore Schifani alle prossime regionali.

«Schifani ricandidato alle regionali del 2027? E’ ancora molto presto, il presidente ha tante cose da fare. E’ ovvio che Schifani sarà il nostro candidato e sarà riconfermato, ha fatto benissimo il presidente della Regione siciliana non vedo perché non dovrebbe esserlo».

Poi «Citando un grande siciliano, Franco Battiato, Forza Italia vuole essere il centro di gravità permanente della politica italiana, cioè l’elemento stabilizzante e rassicurante e naturalmente alternativo alla sinistra. Abbiamo cominciato un percorso, dopo la tragedia che ci ha colpito e cioè la scomparsa di Berlusconi, per allargare i nostri confini parlando con le liste civiche, abbiamo fatto la lista con Noi Moderati. Continuiamo a crescere, dobbiamo radicarci sempre di più sul territorio, la Sicilia è un ottimo esempio perché siamo già arrivati al 23% e devo ringraziare il presidente Renato Schifani e i nostri dirigenti per lo straordinario risultato ottenuto».

«Dobbiamo andare avanti in tutto il Paese, il clima è molto positivo, i sondaggi ci danno una crescita consolidata, questo significa che c’è speranza di poter allargare ancora di più – ha aggiunto Tajani -. C’è interesse nei nostri confronti, c’è un elettorato sempre più giovane e alle nostre manifestazioni si vede che c’è un ringiovanimento della base».

E ancora sul diritto di cittadinanza: «Non abbiamo ancora affrontato il tema, non c’è stata nessuna frenata sul principio di cittadinanza. Noi abbiamo presentato le nostre proposte di legge, siamo pronti a discutere con tutti. Una proposta seria e credibile, non qualcosa che si ottiene gratuitamente ma si ottiene anche a 16 anni dopo dieci anni di scuola dell’obbligo. E anche per quanto riguarda lo ‘ius sanguinis’ abbiamo limitato con la nostra proposta al bisnonno e abbiamo proposto di aumentare i fondi per i Comuni che fanno le pratiche di riconoscimento di questa parentela. In più c’è da essere molto seri e rigidi perché abbiamo scoperto cinque hezbollah che attraverso un documento falso avevano ottenuto la cittadinanza italiana e la stiamo revocando».

«La nostra proposta di legge chiamata Ius Italiae è basata sulla serietà e sul fatto che essere cittadino italiano è un valore. Non è lassismo. Oggi c’è troppo lassismo nella concessione delle cittadinanze. Vogliamo aprire un dibattuto, non imporre niente a nessuno».

«Noi siamo favorevoli alla migrazione regolare, non siamo favorevoli a quelle irregolari, noi combattiamo chi sfrutta i migranti per fare affari, sono gli stessi che trafficano in droga e in armi».

Sul tanto discusso modello Albania per la collocazione dei migranti il vicepremier ha affermato: «Continueremo con i trasferimenti dei migranti in Albania, è un progetto che è stato preso a modello da tanti Paesi. La Svezia li manda in Iraq, noi abbiamo deciso di costruire in un paese che è candidato a far parte dell’Unione europea, in luoghi che non sono come qualcuno dice mentendo delle carceri ma luoghi di accoglienza in attesa del trasferimento nel paese di origine di coloro che non hanno diritto a essere rifugiati».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA