VIOLENZA IN CORSIA
Ancora aggressioni agli operatori sanitari, il Policlinico di Catania denuncia in Procura i violenti
Un fenomeno in costante crescita: oggi a Palermo un operatore del 118 mandato in ospedale con una testata
Mentre continuano le aggressioni ingiustificate al personale sanitario, il Policlinico di Catania passa al contrattacco e si rivolge alla Procura per avere giustizia e difendere il personale. Oggi un nuovo episodio di violenza si è registrato a Palermo, dove un soccorritore del 118 questa mattina è stato colpito con una testata in via Leonardo da Vinci. Intanto a Catania il direttore generale del Policlinico, Gaetano Sirna, in qualità di rappresentante legale dell’azienda, ha denunciato alla Procura le persone che nelle scorse settimane hanno aggredito, verbalmente e fisicamente, personale sanitario in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Marco. L’ultimo episodio risale alla sera del 16 ottobre scorso.
Tolleranza zero
Le denunce, spiegano dal Policlinico, «si inseriscono nella scia di provvedimenti che la direzione aziendale ha assunto a consolidamento della politica di “tolleranza zero” adottata verso atti di violenza, fisica o verbale, nei confronti del personale sanitario».
«Non possiamo più consentire – afferma Sirna – che i nostri operatori sanitari vengano insultati e malmenati nelle nostre strutture mentre svolgono il proprio lavoro e applicheremo tutte le misure necessarie a loro tutela. Dai dati raccolti dal gruppo di lavoro sulle aggressioni che abbiamo costituito quasi due anni fa, ma anche dalle cronache, abbiamo purtroppo constatato che il fenomeno è in costante crescita e bisogna porvi fine. Pertanto, denunceremo ogni atto compiuto ai danni del personale, cercando di ottenere giustizia come è accaduto nello scorso mese di marzo, con la condanna di un uomo che aveva usato violenza e minacce contro due professionisti. Nel frattempo – annuncia Sirna – stiamo già definendo ulteriori iniziative di prevenzione e protezione tra le quali altre giornate formative, in aggiunta a quelle già realizzate durante l’anno, affinché i sanitari siano preparati al massimo a gestire le situazioni più critiche».
Il fenomeno
Le notizie di medici, infermieri e operatori sanitari aggrediti sono ormai quotidiane. Nel 2023 sono stati aggrediti 2.897 medici; quasi otto al giorno, secondo l’indagini effettuata tramite un questionario somministrato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) a tutti i 480 mila iscritti all’Ordine. I dati sono stati riferiti dal presidente Fnomceo Filippo Anelli in audizione alla Commissione Giustizia del Senato nell’ambito della Conversione in Legge del Decreto antiviolenza nei confronti de professionisti sanitari.
«A fare notizia – ha detto il presidente Fnomceo Filippo Anelli – sono in ogni caso solo gli episodi più gravi ed eclatanti mentre rimane tutto un sommerso che rischia di non essere conosciuto». Anelli ha ha ricordato che nel 2023 sono state circa 16 mila le segnalazioni di aggressioni fisiche, verbali e contro la proprietà ai danni di tutti gli operatori. Nel complesso, sono circa 18 mila gli operatori coinvolti.
«La violenza non è mai “normale”, non è mai inevitabile la sicurezza sul lavoro è diritto di tutti i lavoratori. E, nel caso degli operatori sanitari, va garantita due volte, in quanto presupposto della sicurezza delle cure», ha spiegato ancora Anelli.
Il soccorritore di Palermo
L’operatore del 118 aggredito oggi a Palermo era stato inviato con un’ambulanza per soccorrere una coppia rimasta coinvolta in un incidente non grave. Quando i sanitari sono giunti sul posto un uomo ha prima aggredito il soccorritore e poi lo ha colpito con una testata provocandogli una ferita che è stata medicata nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Civico. Sono intervenuti gli agenti di polizia che stanno indagando. E’ stato necessario inviare una nuova ambulanza per soccorrere il sanitario ferito, mentre l’aggressore si è allontanato.
«Il nostro soccorritore è stato colpito da un delinquete di strada. Basta siamo stanchi di subire queste aggressioni – dice Fabio Genco il direttore della centrale operativa del 118 della Sicilia Occidentale – questi episodi on sono più tollerabili. Il personale è arrivato in appena 10 minuti per soccorrere pazienti che non erano gravi. Il codice era verde e non erano in pericolo di vita. Ad ogni modo l’aggressione brutale non è giustificabile in nessun caso. Era già successo allo Zen qualche settimana fa. Adesso di nuovo in un’altra zona di Palermo. Servono misure immediate. Non è possibile più attendere. Adesso Basta».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA