Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

La storia

Chi è Angela, la ragazza nigeriana che ha salvato l’uomo travolto dalla corrente in via Etnea

Lavora in un bar e non ha esitato a soccorrere una persona che rischiava di essere trascinata via dalla furia dell'acqua

Di Redazione |

Si chiama Angela Isaac, ha 28 anni, è nigeriana e da sei anni vive a Catania ed ha un bimbo di due anni. E’ lei l’eroina finita nel video che ha fatto il giro del web. Da circa un anno lavora al Bar Pellegrino e parla perfettamernte italiano. Era al lavoro quando ha visto la moto trascinata via dalla corrente e subito dietro un uomo che non riusciva a vincere la furia dell’acqua. Angela non ci ha pensato due volte e ha affrontato la corrente per salvare la persona in difficoltà.

Angela Isaac

«In realtà – ha raccontato – ricordo che c’era altra gente, anche uomini, ma nessuno si muoveva per salvare il signore. Così sono andata io. Non conosco chi ha fatto il video, certo mi aspettavo che magari qualcuno venisse ad aiutarmi, ho dovuto usare tutte le mie forze, la corrente era fortissima e non è stato semplice. Solo una volta arrivati all’ingresso di un negozio sono accorse altre persone, lì ho pensato di aver fatto tutto ciò che avrei potuto. E sono tornata al lavoro».

«L’ho visto ed ho capito che dovevo aiutarlo – ricostruisce Angela parlando col sito livesicilia – ho preso un poco di coraggio. Adesso non so come sta. Non ho fatto nulla. Invece, mannaggia, ho perso il telefonino in mezzo a tutta quell’acqua».

La gratitudine del sindaco Trantino

«Angela, la ragazza nigeriana che oggi ha sfidato il flusso d’acqua per salvare un uomo in via Etnea, non merita solo la nostra riconoscenza ma segni tangibili di gratitudine. L’ho sentita e ci vedremo nei prossimi giorni». Lo afferma il sindaco di Catania, Enrico Trantino, su Facebook, sul soccorso prestato ad un motociclista che era trasportato dall’acqua in via Etna, trasformata in fiume dalla pioggia. Il video dell’intervento è virale sui social.«Da Angela abbiamo avuto una bella lezione di solidarietà – aggiunge Trantino – Avendo però avuto contezza dei numerosi video che sono stati girati per riprendere la scena, sono certo che, se dovesse succedere di nuovo, i tanti impegnati a filmare si prodigheranno per prestare aiuto. Perché noi catanesi siamo generosi, ma talvolta abbiamo bisogno che qualcuno, con i suoi gesti, ce lo ricordi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati