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Il caso

Sull’hacker gelese Miano «a indagare saranno gli stessi magistrati che ha spiato», dice il suo avvocato

Il legale del 24enne, Gioacchino Genchi, si chiede «come il Tribunale del riesame di Napoli ritenga legittimo questo»

Di Redazione |

Per Carmelo Miano, l’hacker 24enne di Gela indagato a Napoli per avere violato il sistema informatico del Ministero della Giustizia «attendiamo il deposito delle motivazioni per valutare le ulteriori iniziative». Così, l’avvocato Gioacchino Genchi, che ha commentato la conferma della misura cautelare del carcere per il suo assistito.

I giudici del tribunale del Riesame (presidente Antonio Pepe, giudici Maria Vittoria Foschini e Francesca Ferri) hanno anche confermato a Napoli la competenza territoriale dell’inchiesta.«Sono proprio curioso di leggere – ha aggiunto l’avvocato Genchi – come il Tribunale del riesame di Napoli ritenga legittimo che ad indagare su Miano siano gli stessi pubblici ministeri di cui l’indagato ha spiato e violato la corrispondenza elettronica personale per almeno due anni».Il deposito delle motivazioni è previsto entro 45 giorni.

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