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Omicidio Senago: Impagnatiello, ‘cercai di eliminare Giulia come si butta una caramella’

Di Redazione |

Milano, 16 ott. Quando il “castello di bugie” di Alessandro Impagnatiello crolla, e la fidanzata Giulia Tramontano scopre la sua relazione parallela, “ho visto la sconfitta e colpii Giulia”. E’ una delle espressioni che l’imputato, dichiarato capace di intendere e di volere, riferisce agli psichiatri incaricati dalla corte d’Assise di Milano di valutare il suo stato. “Tentai poi di cancellare tutto… come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella… cercavo di eliminare ogni traccia di Giulia… cercai di eliminare Giulia dando fuoco” risponde il 31enne, detenuto a San Vittore, nel corso dei colloqui con gli esperti.

L’ex barman sa di averla uccisa, non ricorda il numero esatto di coltellate (37 dirà l’autopsia), quindi prova a disfarsi del corpo prima dandogli fuoco nella vasca da bagna, poi nascondendolo in cantina e nel box. “Ora è tutto chiaro… tutto insensato quello che avevo intenzione di fare… non era come buttare una caramella, non si può, almeno per quanto ne so io, polverizzare un corpo”.

Quando trascina fuori dall’appartamento di Senago, Giulia incinta del loro bambino, per nasconderla “volevo che qualcuno mi fermasse nel continuare ciò che stavo facendo…non mi sono interrotto da solo…non riuscivo a interrompermi da solo”. E ancora: “volevo essere scoperto ma ho voluto pulire tutto perché ciò non si manifestasse…è tutto un controsenso” conclude Impagnatiello.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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