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Riconosciuta l’associazione mafiosa, ordinanza in carcere per il figlio del boss Ieni e un complice arrestati nel blitz Doppio petto

Il Tribunale di Catania ha «ritenuto che entrambi gli indagati sarebbero stati pienamente organici al sodalizio mafioso

Di Redazione |

Un’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare per associazione mafiosa è stata notificata dalla polizia in carcere a Giuseppe Russo, 25 anni, e Francesco Ieni, 42 anni, figlio del boss deceduto Giacomo Maurizio che era a capo del clan Pillera-Puntina. Il provvedimento è stato emesso dalla Quinta sezione del Tribunale di Catania che ha accolto un ricorso della Procura distrettuale contro la decisione del gip che aveva rigettato la misura per i reati di associazione mafiosa e per l’aggravante mafiosa nei confronti dei due indagati. Il provvedimento è stato emesso il 10 aprile 2024, è diventato irrevocabile il 24 settembre ed è stato notificato l’indomani. La notizia è stata resa nota oggi.

Al centro del provvedimento, ricostruisce una nota dalla Procura, l’operazione “Doppio petto” della squadra mobile della Questura, eseguita il 1 dicembre del 2023, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per 18 indagati accusati, a vario titolo e con differenti profili di responsabilità, di detenzione e porto di armi, estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Il gip aveva concesso la misura cautelare per le ipotesi di reato avanzate dalla Procura, ma aveva rigettato la richiesta per l’associazione mafiosa e per l’aggravante mafiosa, ritenendo non sussistenti i gravi indizi. La Procura ha presentato ricorso e il Tribunale di Catania ha «ritenuto che entrambi gli indagati sarebbero stati pienamente organici al sodalizio mafioso e coinvolti nelle attività criminali dell’organizzazione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA