La decisione
Non ci fu diagnosi sbagliata: assolti quattro medici del Cervello di Palermo e del San Raffaele di Cefalù
I medici dell’ospedale Cervello di Palermo e del San Raffaele di Cefalù Aroldo Gabriele Rizzo, Filippo Boniforti, Angelo Vetro e Giancarlo Pompei sono stati assolti dal gup Marco Gaeta dall’imputazione di omicidio colposo per la morte di Darin D’Anna Costanzo morto a 35 anni per un tumore. Per il gip il fatto non sussiste.
L’ipotesi era che i medici avessero fatto una diagnosi sbagliata. Era stata la madre del giovane che aveva una rara forma di tumore manifestata con un problema al ginocchio, medico biologo ormai in pensione, a spedire i vetrini per una nuova biopsia a un ospedale del Nord e a scoprire la malattia del figlio. A portarlo alla morte, infatti, un sarcoma sinoviale, un tumore dei tessuti molli molto raro e aggressivo. Era stato lo stesso paziente prima di morire a denunciare i sanitari. I medici sono difesi dall’avvocato Massimo Motisi, Vincenzo Lo Re e Bartolo Studiale, Rosario Vento e Salvatore Tamburo. I familiari della vittima si erano costituiti parte civile.