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il caso

Incidente allo Zen, ambulanza accolta con lanci di oggetti e folla aggredisce medici e infermieri

L'episodio nel quartiere palermitano. Il direttore del 118: presenteremo una denuncia

Di Redazione |

Medici e infermieri del 118 sono stati aggrediti e picchiati allo Zen di Palermo durante un intervento di soccorso dopo un incidente stradale la notte scorsa.

«Contusioni al personale e danni ai mezzi di soccorso. Come è possibile aggredire chi è lì per salvarti la vita? – dice uno dei medici intervenuto – Nessuno dovrebbe mai essere costretto a scegliere tra aiutare e proteggere la propria incolumità, specialmente in situazioni così critiche. Non esistono punizioni adeguate per chi aggredisce il personale sanitario, né tutele sufficienti per chi lavora in prima linea. Ne vale la pena? Non vogliamo essere eroi. Vogliamo semplicemente fare il nostro lavoro in sicurezza, senza temere per la nostra vita ogni volta che parte una chiamata di emergenza. Stanotte è stato oltrepassato ogni limite di sopportazione. Quante altre aggressione dobbiamo subire prima che cambino le cose? Oggi termino il mio turno portandomi a casa tanta rabbia, amarezza».

«Presenteremo una denuncia su quanto successo – dice Fabio Genco direttore del 118 della centrale operativa di Palermo, Trapani e Agrigento – chiederemo la convocazione di un tavolo in prefettura per chiedere che gli operatori vengano scortati dalle forze dell’ordine. Non si può più tollerare queste aggressioni. L’ambulanza è arrivata in pochi minuti come facilmente dimostrabile. E invece un gruppo di persone ha pensato bene di aggredire medici e sanitari e lanciare oggetti contro l’ambulanza».

«Esprimo massima solidarietà e vicinanza – ha detto il presidente di Seus Sicilia Seus 118 Sicilia, Riccardo Castro – all’ equipaggio vittima della vile aggressione e ribadisco che l’azienda sta adottando misure concrete per garantire i propri operatori. Abbiamo appreso che è stata presentata denuncia all’ autorità, per tanto saremo vicini al nostro personale e ci costituiremo parte civile».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA