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Fratelli d’Italia fa il bis a Brucoli: pure Meloni all’“Atreju on the beach”

Da oggi “Le radici della bellezza”, domenica c’è l’ipotesi di chiusura con la leader. Turismo e mare i temi-clou, la sfilata dei potenti (ma forse non Schifani) nella Miami dei patrioti

Di Mario Barresi |

Bene, bravi, bis. Fratelli d’Italia torna a presidiare la Sicilia con tutti (o quasi) gli esponenti di punta del partito più potente del governo. Un feeling forte e ormai consolidato, l’ennesimo inno alla Grande Bellezza di una regione che per i patrioti è più prodiga di sole e mare che di voti. E così, a pochi giorni dal G7 Agricoltura, con cui il ministro Francesco Lollobrigida sognava di «far rivivere la Magna Grecia» (Siracusa non ne fece mai parte strictu sensu, ma la formula è riuscita: città aperta e non blindata, come ad esempio fu Taormina nel 2017, con i Grandi del mondo confinati negli hotel a 5 stelle; l’unico evento in centro fu lo shopping di Melania Trump), dimostrando come «visto che da Bari in giù non ci sono strutture fieristiche degne di questo nome, la Sicilia può ospitare grandi eventi all’aperto», adesso si replica un altro modello già sperimentato l’anno scorso.

Le radici della bellezza”, la tre giorni organizzata a Brucoli, ridente frazione marinara di Augusta, dai gruppi di Camera e Senato per confermare l’impegno del partito «a favore del lavoro, delle imprese e della crescita del Paese, con un focus particolare sul turismo, considerato settore strategico per il rilancio dell’Italia», come spiegato in conferenza stampa dal vicecapogruppo a Montecitorio, Manlio Messina, a tutti gli effetti padrone di casa della manifestazione.

I vertici di FdI risbarcano in Sicilia, anche se sembra quasi non abbiano mai lasciato i fasti della “Lolloland” allestita nell’isolotto di Ortigia. E se la Sicilia è davvero la Florida dove l’élite meloniana adora svernare, allora Brucoli è per il secondo anno la sua Miami. Il villaggio della catena “Mangia’s” (il gruppo, con 1.122.975 euro come corrispettivo di 14.580 voucher prepagati è fra i maggiori beneficiari della misura “SeeSicily”, bocciata dalla commissione Ue e oggetto d’indagine di Procura di Palermo e Corte dei conti regionale) ospiterà quella che di fatto è diventata la seconda festa nazionale di FdI. «Ma noi abbiamo ottimi rapporti con tutti: porte aperte da Pd e M5S a Cuffaro», va ripetendo Marcello Mangia, protagonista di una bella storia d’impresa familiare.

Il turismo sarà al centro dei riflettori già oggi, con un dibattito fra gli assessori al ramo (saranno in tanti, visto che FdI pretende e ottiene questo posto in tutte le Regioni amministrate dal centrodestra), moderato dal potentissimo capo della “corrente turistica” Gianluca Caramanna, in attesa della ministra Daniela Santanchè, prevista domani a Brucoli. Ma fra divanetti e gazebo a degradare sulla scogliera, già oggi ci saranno, fra gli altri, Arianna Meloni e Ignazio La Russa. Annunciata la presenza di Renato Schifani, che qui l’anno scorso venne a siglare una plateale pace dopo la bufera del caso Cannes. Ma il governatore potrebbe marcare visita. Stretto fra il ritorno da Assisi, dove ieri ha portato la bandiera della «Sicilia perbene di cui siamo orgogliosi» e il bon ton di presenziare alla festa Coni con Sergio Mattarella oggi a Catania.

Ma non fa nulla: i rapporti fra Schifani e i Fratelli di Sicilia sono saldi, pure troppo a giudicare dalle gelosie forziste e degli altri alleati. Ma è proprio in FdI – soprattutto se il candidato del centrodestra in Campania fosse di Forza Italia – che crescono, in silenzio, le ambizioni degli aspiranti governatori: lo stesso Messina, o magari Gaetano Galvagno, il larussiano più democristiano che c’è.

Ma ancora non è tempo. Allo scoccare del secondo anno di vita dei governi regionale e nazionale (a proposito: FdI sta già preparando un mega-evento per spegnere le due candeline della premier il 12 ottobre a Palermo), meglio non farsi del male. E pensare al mare. Inteso come bagni nei momenti di relax, ma anche come tema che domenica – domani sarà dedicato a trasporti, cinema e cultura – chiuderà la kermesse con la proposta di inserire il mare in Costituzione, alla presenza dei capigruppo Lucio Malan e Tommaso Foti e ovviamente del ministro Nello Musumeci, con chiusura del neo-collega Alessandro Giuli.

E potrebbe arrivare la sorpresa finale: un blitz di Giorgia Meloni, a Brucoli di pirsona pirsonalmente, per benedire l’“Atreju on the beach”. «Se ne parla da una ventina di giorni – confessa un big siciliano del partito – ma la conferma dovrebbe arrivare solo nelle prossime ore». Magari quando la leader avrà deciso di oscurare la nebbiosa domenica sul prato di Pontida di Matteo Salvini col sole raggiante dell’Isola. Sui consensi, visti i risultati di Politiche ed Europee (con il sorpasso di Fi grazie ai booster Lombardo e Cuffaro) c’è ancora da lavorare. Ma quant’è bella la Sicilia.

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