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IL CASO

Il titolare del cinema di Castelvetrano dice «no» al film su Messina Denaro, scoppia la polemica

Il Pd annuncia che organizzerà la proiezione in piazza, la preside mette a disposizione i locali della scuola. Ma il proprietario della sala cinematografica non accetta le accuse

Di Redazione |

«A maggior ragione in una città come Castelvetrano quel film va visto. Non è mettendo nel dimenticatoio fatti tragici che la città può affrancarsi». A dirlo all’Adnkronos è Anna Vania Stallone, dirigente dell’Istituto comprensivo statale Giuseppe Di Matteo di Castelvetrano, dopo la polemica suscitata dal «no» alla proiezione di “Iddu – L’ultimo padrino” da parte del titolare del cinema Marconi, l’unico del paese che ha dato i natali al padrino stragista arrestato il 16 gennaio 2023 e morto il 25 settembre dello stesso anno. La pellicola, in uscita nelle sale italiane il 10 ottobre, infatti, non sarà distribuita nel cineteatro della cittadina del Trapanese.

«Ho una posizione completamente diversa. Io sono assolutamente d’accordo a far vedere il film», dice la preside della scuola, lo stesso istituto in cui ha insegnato prima dell’arresto Laura Bonafede, la maestra legata sentimentalmente all’ex primula rossa. Un arresto che nell’aprile del 2023 suscitò sconcerto tra le colleghe della maestra e nella stessa dirigente scolastica, che già dopo la pubblicazione di alcuni video che ritraevano la donna in compagnia dell’allora superlatitante al supermercato, dispose la sospensione dell’insegnante.

«Una donna dal doppio volto», disse allora all’Adnkronos, spiegando: «Dentro la scuola faceva il proprio dovere, accarezzava i bambini, li imboccava a mensa e fuori incontrava un carnefice».

Oggi la preside, alla guida dell’istituto comprensivo di Castelvetrano da 11 anni, si dice persino disposta ad aprire le porte della sua scuola per la proiezione del film che ha tra i suoi interpreti Toni Servillo ed Elio Germano. «La memoria aiuta a fare storia e prendere posizione, come è accaduto nel passato davanti a fatti tragici – sottolinea -. Nella mia scuola parliamo di legalità e lotta alla criminalità organizzata. Lo facciamo con tante attività e anche con la proiezione di film».

Per lei quello che è accaduto, «i fatti tragici che hanno segnato la nostra storia devono servire a risvegliare le coscienze e a far acquisire ai ragazzi quel pensiero critico che li porti a prendere le distanze da atteggiamenti criminali e a scegliere sempre la via giusta: quella della legalità. È questo quello insegniamo ai nostri ragazzi. Ogni giorno».

«Lo proietteremo in piazza»

«Il film “Iddu” lo proietteremo noi in piazza a Castelvetrano! Il Partito Democratico avvierà subito i contatti con la casa di produzione per organizzare prima possibile la visione in un luogo pubblico e aperto a tutti». A scriverlo in un post sul Facebook è Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia.

«La pellicola che narra la storia del boss Matteo Messina Denaro, dei registi Piazza & Grassadonia che ho già premiato quando ero assessore al Turismo per Sicilian Ghost Story, infatti non “interessa” l’unica sala cinematografica del paese natìo del boss, gestita da Antonio Vaccarino, il figlio dell’ex sindaco (deceduto) che intrattenne un fitto rapporto epistolare con “Alessio” (alias di Matteo Messina Denaro)».

«Evidentemente Matteo Messina Denaro continua a incutere timore, anche da morto. Ma noi riteniamo che a Castelvetrano la gran parte della cittadinanza voglia affrancarsi da questa piaga. Castelvetrano non è dei Messina Denaro», conclude Barbagallo.

La replica del titolare del cinema

«Chi mi conosce lo sa bene, chi non mi conosce magari non lo sa quindi è meglio ribadirlo in modo chiaro, netto e deciso: la mafia e la mentalità mafiosa mi hanno sempre fatto schifo, senza se e senza ma! E questo concetto è, è stato e sarà sempre pilastro fondante per me e per i miei familiari.» Lo dice Salvatore Vaccarino, proprietario del cinema di Castelvetrano che ha deciso di non proiettare “Iddu”, il film liberamente ispirato alla vita di Matteo Messina Denaro.

«A supporto concreto connesso al mio pensiero e all’impegno antimafia attuato al cinema Marconi da sempre, in contrapposizione a “Iddu”, il cui protagonista dovrebbe cadere nell’oblio più profondo, sarà proiettato il docufilm “Falcone e Borsellino – il fuoco della memoria” – spiega – affinché possano essere esaltati e ammirati i veri eroi del nostro tempo che devono essere fonte di ispirazione per tutti e soprattutto per le nuove generazioni».

«È totalmente fuori luogo il fatto che avrei deciso di non proiettare il film per rispetto del delinquente mafioso Matteo Messina Denaro, perché invece è esattamente il contrario – prosegue – Non sopporto che si inneggi a un delinquente con il rischio che si alimenti un mito, quasi un modello da seguire (cosa alquanto orribile solo a pensarlo). Semmai è doveroso difendere una collettività, quella castelvetranese, perennemente insultata, umiliata: a Castelvetrano ci sono tante persone che nulla hanno a che dividere con mafia schifosa e criminalità assassina».

«È sconfortante verificare – conclude – quante volte un castelvetranese che si trovi in viaggio, nel comunicare il suo paese di provenienza noti una strana espressione di disapprovazione nel viso del suo interlocutore. È giusta questa umiliazione? Anche per questo rifiuto il film, a difesa dei miei tanti concittadini perbene che vivono un disagio intollerabile!».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA