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Calcio, per il Catania, il vero problema è in mezzo. E lo stop di Sturaro complica le cose

Squadra da inventare. In vista della gara di domenica sera al “Massimino” contro il Monopoli il tecnico Toscano deve trovare nuove soluzioni. Infermeria piena: 6 indisponibili

Di Redazione |

«In questo momento la fortuna ci ha un po’ girato le spalle», ha affermato mercoledì notte Mimmo Toscano nel post di Catania-Audace Cerignola. E ha ragione. All’allenatore del Catania era stato chiesto quali fossero le condizioni di Stefano Sturaro, considerato che il giocatore mercoledì sera aveva abbandonato il campo dopo soli 20’ a causa di un infortunio e Toscano aveva risposto con un sorriso amaro e con quelle parole che fanno capire tanto di quello che frulla in testa al tecnico catanese.

Già perché, al netto della prestazione incolore dei rossazzurri contro il Cerignola, va evidenziato un fattore che sta certamente condizionando il rendimento di Castellini e compagni, e sono gli infortuni. Toscano aveva fatto capire che nelle tre gare ravvicinate Giugliano, Cerignola e Monopoli avrebbe rotato i suoi, provando a gestire le condizioni dei rientranti e tentando di nascondere le assenze pesanti provocate dagli infortuni. E contro il Cerignola due giorni fa aveva mescolato le carte, dando spazio a chi si era visto meno. Ma di certo non si poteva immaginare che dopo 20’ avrebbe perso anche Sturaro, tra le altre cose uno dei più in forma. Così alla lista già nutrita di indisponibili composta da Bethers, Ierardi, De Rose, Di Tacchio e Popovic, si è aggiunto proprio Sturaro. La diagnosi non è ancora arrivata, sono in corso gli esami strumentali, ma già mercoledì notte Toscano si era detto «preoccupato».

Se il calciatore dovesse fermarsi, anche solo per un paio di gare, il tecnico rossazzurro si troverebbe in piena emergenza a centrocampo. Il direttore sportivo Daniele Faggiano in estate era stato molto attento in questo senso e aveva composto una squadra che prevedesse almeno due calciatori per ogni ruolo, ma in questo momento Toscano si ritrova a non avere a disposizione il centrocampo titolare, e anche una parte delle cosiddette “riserve”.La coppia composta da Di Tacchio e Sturaro per la C è roba di gran lusso, ma i due giocatori sono entrambi infortunati, inoltre Toscano deve fare a meno anche del suo pupillo De Rose, senatore già allenato a Cesena, dunque la questione si complica.

Restano Carpani e Verna ma la sensazione è che Toscano in mezzo al campo voglia gente più cattiva e che non si fidi troppo dei due. Sia Carpani che Verna infatti sarebbero perfetti per ruolo, considerato che in passato i due giocatori sono sempre stati impiegati proprio in mezzo al campo, ma i due sono gracili, mentre l’allenatore in quella zona di campo vorrebbe muscoli e centimetri. Inoltre, aggiungiamo noi, sia Carpani che Verna in queste prime uscite hanno dimostrato di possedere caratteristiche diverse da Di Tacchio e Sturaro. Carpani ha più doti di incursore, quasi come fosse una mezzala, mentre Verna pare un play basso, più a suo agio nella costruzione della manovra, con tendenze ad allargarsi verso gli esterni.

Vedremo cosa si inventerà Toscano contro il Monopoli, l’impressione è che possa “scomodare” ancora una volta Quaini, che sa fare il centrocampista, a patto che gli si chieda di fare solo quello. Anche Quaini infatti contro il Cerignola è sembrato un po’ scombussolato dai tanti spostamenti. Va bene la duttilità, ma serve anche la sicurezza di dover fare un solo ruolo. E Quaini, così come tanti suoi compagni in questo avvio di campionato, sta facendo di tutto. Toscano in questo senso pare sia ancora alla ricerca della quadra e sta cambiando tanto, forse troppo, in ogni gara. L’esempio più calzante è quello di Celli, che in poche ore è passato dall’essere ai margini, all’essere catapultato a gara in corso contro il Cerignola, prima da esterno di centrocampo, e poi da “braccetto”. Ma potremmo fare gli esempi anche di Anastasio, Castellini e Di Gennaro. Insomma anche Toscano pare un po’ confuso, dovrebbe prima di tutto donare stabilità alla squadra, e non stravolgere in ogni uscita tutto. Certo, gli va pur riconosciuto che fin qui tra infortuni e giocatori non ancora al top non ha quasi mai avuto la squadra al completo, ma sono già passate sei gare, il tempo del rodaggio è finito.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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