G7 Siracusa
Intelligenza artificiale in agricoltura, per il ministro Bernini è «strategica»
Il lavoro nei campi «è in rapida evoluzione tecnologica», ha detto la titolare del dicastero dell'Università e della ricerca all'Expo Divinazione di Siracusa
«L’intelligenza artificiale non è un soggetto, ma è uno strumento al centro del quale c’è sempre la persona e l’intelligenza umana». Lo ha detto il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, in video collegamento intervenendo a un incontro su Intelligenza artificiale al Teatro comunale a Siracusa nell’ambito dell’Expo Divinazione 2024.«Non esiste più un’alta formazione dedicata all’agricoltura – ha osservato il ministro – esiste un’applicazione delle nuove tecnologie che rendono anche l’agricoltura, come tante materie di cui ci stiamo occupando che noi consideriamo assolutamente strategiche per il futuro del nostro Paese, di più semplice realizzazione, più performante, più efficiente. Dobbiamo cominciare a ragionare – ha osservato Anna Maria Bernini – in maniera algoritmica nel senso che dobbiamo imparare a fare training dagli algoritmi per ottenere i nostri obiettivi e quindi a monte dell’intelligenza artificiale ci sarà sempre un’intelligenza umana che la programma per uno scopo. Girando per il mondo, perché l’agricoltura è in assoluto uno dei temi più internazionali e a più rapida evoluzione tecnologica, ci siamo sentiti dire che l’agricoltura per noi è sicuramente tradizione ma – ha concluso il ministro – non è più solamente lavoro della persona, dei trattori: è soprattutto uso dei droni, uso dei satelliti, gestione dell’acqua, gestione del cibo, capacità di irrigazione mirata ed è un modo per trasferire informazioni innovative attraverso la creazione di nuovi mestieri».