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La famiglia

«Mio padre, l’uomo che si nascondeva dietro quegli occhi fuori dalle orbite»

Il ricordo della figlia Jessica: «La morte non mi potrà togliere i momenti belli con lui»

Di Redazione |

«Raccontare chi era l’uomo che si nascondeva dietro quegli occhi fuori dalle orbite». È il regalo, una specie di promessa, che Jessica Schillaci si era ripromessa di fare al padre Salvatore, universalmente noto come Totò, morto ieri, che Palermo e l’Italia stanno piangendo. Figlia di Schillaci e di Rita, la prima moglie, Jessica ha scelto di scrivere sul quotidiano La Repubblica dell’uomo che c’era dietro il grande campione. Infermiera a Verona, Jessica è rientrata a Palermo negli ultimi giorni per l’abbraccio finale in questi ultimi giorni di dolore.

«Conosco la trafila del fine vita ma – ammette – intraprendere questo cammino con il proprio padre, un padre giovane, è davvero lacerante. Abbiamo parlato, abbiamo anche scherzato, finché è stato possibile. Abbiamo ricordato i momenti più belli delle nostre vite che nessuna morte mi potrà togliere. È stato a suo modo un eroe ma per me era solo un padre. Il nostro rapporto non è stato sempre facile, ma quale rapporto fra genitori e figli è facile? Certamente, non è stato facile dirgli addio, ma quest’estate abbiamo vissuto gli ultimi momenti felici. A noi figli ha chiesto scusa perché ha pensato di non essere stato presente tutte le volte che avrebbe voluto».

L’ultima estate felice s’è consumata a luglio, qualche giorno di mare a Isola delle Femmine, nei pressi di Palermo, un pranzo al ristorante, sempre circondati dai tifosi. «Se l’è giocata fino in fondo – conclude Jessica Schillaci – pensando non a sé stesso ma alle persone che ha amato e che continuerà ad amare ovunque si trovi adesso. Ovunque siano i suoi occhi fuori dalle orbite».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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