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La relazione

Trantino, un anno da sindaco a Catania riassunto in 42 pagine di relazione: i punti salienti

Il documento, che dà conto dell'attuazione del programma a 12 mesi dall'elezione, sarà illustrato entro 10 giorni in una seduta del Consiglio comunale. Tra le pagine, emergono soprattutto due dati: più multe e sanzioni e lo sforzo di "sburocratizzare". Ma la strada è lunga

Di Leandro Perrotta |

Un anno di amministrazione del sindaco Enrico Trantino riassunto in 42 pagine. Il documento, protocollato giorno 16 settembre e consegnato ai consiglieri comunali di Catania, è diviso secondo “temi” dettati dal programma politico del primo cittadino. All’interno si dà conto all’assemblea cittadina di quanto fatto in poco più di un anno di amministrazione: l’aula esaminerà il contenuto giorno 23 settembre, lunedì prossimo.

La “relazione sullo stato di attuazione del programma”, un documento che è imposto dalla normativa regionale, si concede una brevissima premessa e va subito al sodo. Primo capitolo: “Catania sicura”. La città, decima per popolazione in Italia, come evidenziato dallo stesso Trantino è in ottima posizione nelle classifiche nazionali redatte dal Sole 24 ore: 24esima. Un risultato che, leggendo i numeri riportati nel documento, sembrerebbe derivare anche dalle attività poste in essere da Trantino: attivate in un anno 212 telecamere (20 gli impianti installati), predisposti 95 posti di blocco che hanno portato con l’aiuto del personale della Questura a 1.077 verbali, 103 sequestri amministrativi e 118 fermi amministrativi. A questi si aggiungono i numeri della sicurezza stradale, dove la repressione ha un ruolo importante: 169.531 verbali per infrazioni al Codice della strada in un anno, per un ammontare complessivamente accertato (previsioni di introito) pari a €. 11.141.535,22. Di questi sono stati riscossi €. 4.117.715,86. Sono stati rimossi inoltre 2.463 veicoli parcheggiati in sosta irregolare. Dove va male sono però i sinistri stradali: 1.022 registrati fino a giugno 2024, quando il computo delle vittime era fermo a 3 (poi tristemente aumentato in estate, come noto dalle cronache). Nel 41% dei casi sono “vittime” di ferimento (982 persone) i mezzi a due ruote. Di questi incidenti è complice, seppur in bassa percentuale, anche il pessimo stato del manto stradale, come riporta lo stesso Trantino: « 37 incidenti causati dalle deformazioni del manto stradale, che rappresentano circa il 3.6% del dato complessivo». Trantino dà conto inoltre dell’assunzione avviata con concorso di 80 vigili urbani, e delle varie iniziative di sensibilizzazione nelle scuole.

E la sensibilizzazione è parte importante del successivo capitolo, quello su “Catania pulita”. Tra i propri successi il sindaco annovera la campagnìa “Catania è casa”, ma anche operazioni molto più “pratiche” come gli “ecopunti mobili”, 10, avviati in collaborazione con le ditte appaltatrici del servizio raccolta a partire dal 2024 e soprattutto delle nuove isole ecologiche, 4 in totale.

Al punto successivo, “Catania verde e decorosa”, c’è un lungo elenco di opere nella maggior parte dei casi ancora non completate o incomplete. Tra le prime il parcheggio scambiatore “Sanzio”, a oggi in fase avanzata, mentre per quanto riguarda le opere previste dal “Pui”, da quelle di San Berillo (piazza Pietro Lupo , Urban Center), Librino (riqualificazione del campo da rugby e del parco Librino) e soprattutto del parco Monte Po si è in fase di progettazione finale, con poche certezze anche relativamente ai fondi da utilizzare da quando i “Piani urbanistici integrati” (Pui, appunto), sono stati “esclusi” dal Pnrr. Discorso simile anche per la riforestazione del boschetto della Playa. Lungo infine l’elenco di opere di efficientamento energetico in molti immobili di proprietà comunale, questa volta a valere sul Pon Metro.

Progressi “burocratici” sono invece quelli di cu si dà conto nel capitolo dedicato “Europa come opportunità”, dove si auspica una razionalizzazione delle spese da realizzare con le opportunità date dai fondi Ue, a partire dal Pnrr. Su questi aspetti, scrive il sindaco, un primo risultato viene dalla digitalizzazione dei fascicoli urbanistici: 745 con accesso documentale e 50 su “accesso generalizzato”. Nel capitolo si dà anche conto, sempre in chiave urbanistica, non solo di stanziamenti per beni confiscati alla criminalità organizzata, ma anche di “riforme” a lungo attese come il regolamenro dehors, a oggi in una fase “avanzata” anche grazie alla sinergia con la Soprintendenza ai Beni culturali. Ben più concreto, in termini di gestione documentale, il risultato del ripianamento del disavanzo 2019, e l’accelerazione nei pagamenti commerciali dell’ente.

Due capitoli separati sono poi dedicati alla zona industriale, i cui destini sono legati a quelli della Zes (zona economica speciale) nel Sud ITalia, e alle annose questioni urbanistiche. Su questo aspetto Trantino annuncia una data, il 31 ottobre, per l’Attivazione della Conferenza Urbanistica. Si tratta della “conferenza di Pianificazione, introdotta dalla L.R. 19/2020” che dovrebbe portare, con la partecipazione dei cittadini, a superare il vecchio assetto dato dall’ormai “scaduto” piano regolatore Piccinato.

Stringato il capitolo “Mare occasione di rilancio”: questo è dedicato soprattutto all’area di San Giovanni Licuti e a quella piazza Sciascia, che hanno visto dei lavori di riqualificazione. Sul fronte “mobilità” si dà invece conto di varie iniziative attuate grazie ai fondi Pnrr: i nuov bus elettrici Amts, le nuove auto di servizio (sempre a batteria) del Comune, l’abbonamento a prezzo vantaggioso “Catania Tugo”. Al’interno le aree pedonali (compresa quella del Castello Ursino, che potrebbe essere oggetto di referendum abrogativo su iniziativa popolare).

Il capitolo “Turismo, la risorsa principale”: qui, oltre a dare un “profilo” dei turisti che arrivano a Catania, e rispondere alla mozione consiliare sull’inserimento come patrimonio Unesco della festa di Sant’Agata (su cui è «iniziata una fase di interlocuzione») si dà conto degli ottimi incassi per la “tassa di soggiorno”, che potrebbe avere raggiungere «agevolmente l’incasso dell’imposta di soggiorno dello scorso anno di almeno il 15% rispetto a quella del 2023 che è stata di 3.157.674,12 euro». Segue, al capitolo successivo, un lungo elenco di mostre e iniziative organizzate. Tono simile per “Catania città dello sport”, con elenchi di interventi realizzati e da realizzare sugli impianti comunali.

Nei capitoli scuola e servizi sociali si dà conto invece dell’aumento delle sezioni di asilo nido (250 posti in più) con l’avvio dei “nidi di caseggiato” e soprattutto la riorganizzazione del servizio scuola dell’infanzia comunale. Quanto alla refezione, questa ha riguardato 1775 alunni. Poco più di 20mila euro in contributi buoni libro. Segue il capitolo “diritto alla casa” dove ha un ruolo centrale il quartiere Librino e in particolare l’annoso completamento delle “due torri” di viale San Teodoro. Si danno anche i numeri: il Comune ha in gestione 2.413 alloggi popolari di sua proprietà. Lunghi capitoli finali sono infine dedicati ai rapporti con i sindacati, alla “sburocratizzazione” e ai rapporti con le municipalità, nei quali si dà conto più che dei numeri delle interlocuzioni e dei “tavoli”.

«Ogni anno, a decorrere dalla data dell’insediamento, il sindaco presenta una relazione scritta al consiglio comunale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta […] L’inadempienza protratta oltre 60 giorni […] determina una riduzione dell’1 per cento per ogni mese di ritardo dei trasferimenti relativi all’anno successivo». Quelle appena citate sono le disposizioni contenute nell’articolo 119 della Legge regionale n. 3 del 2024 che hanno portato alla stesura del documento. La norma predispone anche la presenza del sindaco in consiglio, da tenersi entro 10 giorni dalla stesura, che avrà come ordine del giorno proprio il contenuto del documento. La tempistica dell’adempimento, dato che il sindaco è stato eletto il 5 giugno del 2023, sarà quasi certamente oggetto del dibattito: la norma regionale impone infatti una decurtazione del 10% degli emolumenti per il sindaco «inadempiente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA