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Martellate alle mura del Castello di Mussomeli: il video e la fuga dell’uomo

Chiamati i carabinieri che stanno cercando di identificare il vandalo

Di Redazione |

Pur essendo monumento pubblico vincolato dalla soprintendenza ai Beni culturali, il castello di Mussomeli l’altra mattina è stato letteralmente preso a martellate da un uomo non identificato, ma che sembra del posto, forse alla ricerca di lumache o chissà che altro. Ad accorgersi che qualcosa stonava nell’ameno luogo deputato a visite e viaggi nel storia e nelle vestigia del passato, è stato l’architetto Giuseppe Spera, da sempre molto sensibile a tutto ciò che attiene il millenario maniero.

Il professionista si trovava al castello quando ha sentito dei colpi ritmici ripetuti e, incuriosito oltre che preoccupato, si è affacciato dall’erta che porta alla scuderia e mai preoccupazione fu più giustificata. Un uomo, di età apparente sulla sessantina, martellava sulla roccia alla ricerca di chissà cosa. Quando Spera gli ha intimato di smettere, come si sente dal video, l’uomo ha ribattuto dicendo per altro che non era la prima volta e che nessuno mai gli aveva detto alcunché. Spera, indignato, ha ribattuto che se non la smetteva subito avrebbe chiamato i carabinieri. “Facissi chiddu ca voli” ha detto ancora l’uomo. E l’architetto lo ha fatto, chiamando appunto i Carabinieri.

Nel frattempo l’uomo si è allontanato e allo stato attuale non è stato possibile identificarlo. Né tampoco è visibile dal personale in servizio al castello, stante che lo stesso si trovava in una posizione esterna al maniero, e di certo non facilissimo accesso.Sia come sia l’episodio in sé ripropone la sicurezza dei beni monumentali che a volte, soprattutto per ignoranza o insensibilità, vengono fatti oggetto di atti vandalici.

Per fortuna il martellatore è stato fermato in tempo, per questa volta, grazie appunto all’architetto Spera che per altro in passato ha anche individuato la residenza privata dove è custodita la statua in alabastro della Madonna della catena che prima si trovava nella cappella del castello, quando ancora lo stesso era privato fina gli inizi degli anni ’90.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA