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Santa Croce, il tunisino ucciso era dallo scorso mese di luglio in città: si chiamava Mohamed Debich

E' stato colpito a morte non si capisce ancora bene da chi. Ma il responsabile avrebbe le ore contate

Di Redazione |

Si chiama Mohamed Anwer Debich, aveva compiuto 21 anni lo scorso giugno, il tunisino che è stato ucciso a coltellate ieri sera a Santa Croce. Sembra che il giovane fosse presente in Italia dallo scorso mese di luglio, era arrivato dalla Tunisia con il solito carico di speranze. Speranze che si sono infrante ieri sera contro un muro nei pressi di via Giardino, angolo di via Garibaldi, dove la sua vita si è spenta per le conseguenze di una rissa che ha coinvolto una dozzina di migranti. Debich è stato colpito a morte non si capisce ancora bene da chi. E sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Ragusa che stanno seguendo una pista che dovrebbe portare a raggiungere dei risultati nel giro di poco tempo. Il ragazzo non aveva documenti addosso. Per questo la sua identificazione è stata problematica anche perché, essendo arrivato da poco e visto che ancora non lavorava, non era molto conosciuto.

L’episodio si è verificato intorno alle 20,30, quando le urla e i lanci di bottiglie hanno catturato l’attenzione degli avventori di alcune pizzerie della zona. Sconosciuto il movente. Dopo l’agguato molti degli extracomunitari che hanno preso parte alla lite si sono dati alla fuga. Sul posto sono intervenuti polizia municipale e carabinieri, oltre a un paio di ambulanze. I sanitari del 118 hanno constatato il decesso dell’uomo. Il sindaco e il comitato festeggiamenti hanno comunicato sui social l’annullamento del concerto in occasione delle celebrazioni di Santa Rosalia. Confermata invece la processione per le vie della città, in programma oggi dalle 19,30. Non ci saranno invece i fuochi d’artificio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA