Nel Palermitano
Discoteca chiude a Cinisi per movida violenta: «Basta, l’estate si ferma qui»
Lo scorso 26 agosto, in quella discoteca , è scoppiata una maxi rissa sedata pochi minuti dopo dallo staff di sicurezza del locale
«Il Quetzal questa estate si ferma qui, basta con la violenza, abbiamo deciso di chiudere prima per mandare un messaggio di riflessione ai giovani ma anche alle istituzioni». Lo dice la direzione della discoteca di Cinisi, il comune nel Palermitano dove nacque Peppino Impastato che fu ucciso nel 1978 dalla mafia. La decisione sarebbe scaturita dall’ennesimo episodio di violenza. Lo scorso 26 agosto, in quella discoteca , è scoppiata una maxi rissa sedata pochi minuti dopo dallo staff di sicurezza del locale. «E’ un giorno triste – dicono dalla direzione del locale – perché una realtà sana che crea lavoro, legami, emozioni e diffonde i valori del sano divertimento è costretta a chiudere. Anche oggi proviamo ancora una volta a distinguerci, a fronte di potenziali rischi per cui da soli non riusciamo più a fare fronte preferiamo tutelare l’incolumità di lavoratori ed avventori del nostro locale. Chiudiamo non perché qualcuno ci stia obbligando a farlo e ce lo abbia imposto, ma perché qualcuno, ancora oggi e nonostante le diverse tragedie accadute, esce di casa per litigare, vandalizzare, irretire e distruggere, senza rispetto per se e per chi ha perso la vita in occasioni simili.
«Da soli non si può andare avanti gli sforzi profusi per debellare il germe della violenza non sono sufficienti se fatto solo dagli imprenditori, è necessario lavorare a fianco con le forze dell’ordine, sensibilizzare, creare nuove regole che però non siano a sfavore dei locali ma che, anzi, impediscano a certi soggetti di accedere alle strutture. – proseguono – Il nostro è un grido di rabbia, ma che nasconde speranza, quella che, quanto prima, non si parli più di movida selvaggia o di risse in discoteca ma di buone pratiche, prevenzione senza alcuna paura».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA