La nota
Divieto di lavoro nelle ore più calde in Sicilia, «punto di partenza». Le richieste di Fillea Cgil
Per il sindacato bisogna «arrivare l’anno prossimo attrezzati e potere garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori»
Il divieto al lavoro nelle ore più calde della giornata «è un imprescindibile punto di partenza sul quale costruire subito un castello di diritti, per arrivare l’anno prossimo attrezzati a potere garantire efficacemente la salute e la sicurezza dei lavoratori». Lo sostiene la Fillea Cgil Sicilia, con il segretario regionale responsabile per la salute e la sicurezza Salvo Carnevale (in foto), che, in riferimento all’ordinanza regionale, in una nota elenca una serie di richieste al governo regionale e agli organi preposti. Proprio la Fillea ha condotto quest’anno una campagna capillare su tutto il territorio siciliano per alzare il livello dell’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sul problema.
«Ne sono scaturiti risultati significativi- dice Carnevale- a partire dall’ordinanza regionale, la prima nella storia della Sicilia. Sono state tante le telefonate di lavoratori che hanno consentito al sindacato di intervenire tempestivamente e tante le testimonianze, a conferma del problema, di malori nelle ore più calde di lavoratori ai quali è stato negata la possibilità di recarsi al Pronto soccorso sotto il ricatto di perdere il lavoro». Per la Fillea dunque occorre fare di più. «Serve ad esempio aumentare le stazioni di misurazione Sias per la rilevazione della temperatura. Al momento sono solamente 102 (alcune non funzionanti), ne servono almeno- sostiene la Fillea – una per comune, cioè 391”. Il sindacato chiede anche la realizzazione di un’app alert da mettere a disposizioni di aziende, sindacati e organi di controllo, collegata al sito worklimate.it e a quello dello protezione civile, per rilevare dove le ordinanze sono attive e i luoghi dove le temperature superano i limiti di legge. Bisogna inoltre- sottolinea Carnevale- creare una sinergia delle forze dell’ordine e delle polizie municipali per garantire il pronto intervento”. Infine il sindacato chiede un monitoraggio settimanale congiunto di Inps locali e Casse edili per verificare l’andamento della situazione. Annunciati report provinciali sull’estate che va a chiudersi e sulle richieste di cassa integrazione “a supporto – conclude Carnevale- di una una battaglia che proseguiremo»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA