il caso
La siculo venezuelana oppositrice di Maduro arrestata a Caracas: «Intervenga la Farnesina»
Rita Capriti è originaria di Mirto nel Messinese. L'appello della deputata Bernadette Grasso
La deputata regionale di Forza Italia, Bernardette Grasso, nonché sindaco di Capri Leone, nel messinese ha espresso «profonda preoccupazione per la vicenda di Rita Capriti, cittadina italo-venezuelana – la cui famiglia è originaria di Mirto – arrestata il 2 agosto in Venezuela. Capriti, esponente del partito di opposizione «Primero Justicia», è stata prelevata dalle autorità locali nella notte tra l’1 e il 2 agosto e da allora è detenuta presso il Cicpc di Caña de Azucar, a Maracay».
Grasso ha mantenuto costanti contatti con la famiglia di Rita Capriti, in particolare con il fratello Tony, e ha informato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «Il Ministro mi ha assicurato la sua piena solidarietà a Rita e alla sua famiglia, garantendo che il Governo Italiano si attiverà con tutte le risorse diplomatiche a disposizione. Inoltre, la Console onoraria ha chiesto e tentato più volte di incontrare la connazionale ed è in attesa dell’autorizzazione. Sia gli uffici ministeriali che l’ambasciata e il consolato sono in contatto con i figli e daranno aggiornamenti costanti», dice Grasso. La deputata si unisce alla preoccupazione della comunità per la situazione di Rita, sottolineando l’importanza di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini italiani all’estero. “Continuerò a seguire personalmente questa vicenda, in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri», ha concluso Grasso.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il sindaco Mirto, Maurizio Zingales, il quale ribadisce «piena solidarietà alla prigioniera e vicinanza alla famiglia. Da Primo cittadino di Mirto e componente dell’assemblea nazionale del PD, mi attiverò affinché ci possa essere un epilogo positivo in favore di Rita Capriti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA