CALCIO
Catania, la crisi è grave: la garanzia di Pelligra non arriva, ultime ore di speranza tra delusione e rabbia
Il gruppo dell'imprenditore siculo australiano ieri ha inviato in città un uomo di fiducia per seguire la delicata situazione economica
Un’altra giornata è andata via senza novità eclatanti: ieri fino alle 18, orario in cui le banche sono operative, non c’era traccia della garanzia fideiussoria. Resta soltanto oggi per registrare un eventuale versamento da parte di Ross Pelligra che, poi, dovrebbe essere ratificato dagli istituti di credito dopo i controlli burocratici di rito. Una news che non è notizia per l’assenza di comunicazione che lascia di stucco una volta di più i tifosi.
IN SEDE. E, allora, nella sede della società rossazzurra il vice presidente Grella ha messo in atto il piano B, rendendo praticamente attivo l’Escrow Accaunt, ovvero lo strumento che è una sorta di assicurazione sugli impegni imminenti. In questo conto dovrebbero esserci denari pari a due milioni di euro per le operazioni che servono per cominciare la stagione. Una mossa che metterebbe al riparo il club da risvolti catastrofici, estremi. Poi, chiaro, si dovrà procedere in economica riducendo le spese.
I GIOCATORI. L’unica voce, dicevamo, che può essere ridotta riguarda i contratti dei calciatori attualmente in organico. E, al tempo stesso, monitorare la volontà e gli accordi con i 10 nuovi già annunciati e con i due che erano stati fatti arrivare ad Assisi il 31 luglio, ovvero Lunetta e Gagliardotti, esterni del Lecco che avevamo avvistato e salutato in tribuna a Chiavari in occasione della gara di Coppa Italia Vip disputata dai vecchi, visto che i contratti nuovi non erano ancora stati resi validi. Per conoscere e contare chi rimane e chi parte, bisognerà attendere le prossime ore, anche se Faggiano e Grella hanno già cominciato a discutere con alcuni elementi dell’organico ufficioso e… ufficiale.
IL DIRIGENTE. Ieri è arrivato in città Joseph Carrozzi, personaggio che gode della stima della famiglia Pelligra. Il suo ingresso nella sede rossazzurra non scalza Grella e Faggiano, ma dovrebbe fungere da supporto all’attività che la società sta cercando di affrontare in piena emergenza. Carrozzi è un manager che potrebbe assumere il ruolo di direttore generale – figura non ancora “coperta” e potrà vivere la quotidianità del club insieme (e non in conflitto come qualcuno aveva ipotizzato) con chi è già sul posto in questo momento davvero delicato e inatteso.
LA NOTA DEL GRUPPO. Ieri in redazione l’ufficio stampa della Pelligra Italia holding ha inviato una nota per distinguere l’attività imprenditoriale da quella legata al calcio. Vi riportiamo integralmente la comunicazione: «La società Pelligra Italia holding Srl e Catania Football club sono due società distinte, che operano separatamente e disgiuntamente, ognuna con il proprio management e per le proprie finalità: la prima opera nel business edilizio e manifatturiero; la seconda in quello calcistico. Pelligra Italia spiega di essere una società attiva nel settore dello sviluppo immobiliare commerciale, industriale, residenziale e alberghiero facente parte dell’impresa australiana Pelligra Australia Pty lLtd, fondata nel 1960 e oggi una realtà leader a livello internazionale. Pelligra Italia è specializzata nella realizzazione di progetti di riconversione e riqualificazione di aree industriali attraverso la loro trasformazione in parchi industriali».Pelligra Italia precisa inoltre «che il progetto di sviluppo di un polo industriale, logistico e manifatturiero a Termini Imerse, nell’ex Blutec, è centrale nel business della società e viene pertanto seguito con la massima attenzione dai vertici aziendali».
COSA VUOL DIRE? La nota ha creato allarmismo e non certo fatto saltare di gioia i tifosi del Catania. Specificare cosa è Pelligra Italia è superfluo. Lo sapevamo già, ma da un canto il gruppo Pelligra ha voluto fare i distinguo dopo le voci che si rincorrono in città, dall’altro quel passaggio e il distinguo sui ruoli differenti del gruppo imprenditoriale e del ramo calcistico considerata la seconda finalità non crea un clima di ottimismo per il domani del calcio in città. Staremo a vedere.
ULTIMO GIORNO. Oggi sarà la giornata decisiva per sperare, capire, avere certezze che già stanno maturando e che potrebbero ancora cambiare. C’è tempo fino alle 18. Da parte del club silenzio assoluto ma grandi movimenti tra banche, campo, colloqui con eventuali finanziatori. Un’ansia che al tramonto ha avvolto tutta la città che segue il calcio con passione e, da qualche giorno, con ogni legittimo dubbio. Di certo c’è che il Catania in un modo o nell’altro parteciperà al campionato di Serie C. Con chi e con quali ambizioni? Presto sapremo, anche se ormai ci rendiamo conto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA