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Viaggio da Londra a Catania, ma la valigia non arriva: «Strategia della compagnia aerea, sapevano di non poterla imbarcare»

La segnalazione di un lettore al nostro quotidiano

Di Redazione |

«Ci sono sceneggiate che uno non vuole fare, però la sensazione è che le compagnie aeree stiano adottando delle strategie poco corrette». Il signor Giuseppe è atterrato ieri all’aeroporto di Catania con i suoi due figli. Arrivava da Londra, dove vive e lavora, con un volo Ita Airways con scalo a Milano. Ma, all’atterraggio nel capoluogo etneo, la sua valigia non c’era.

«Ieri pomeriggio ho scoperto che era stata volutamente lasciata a Milano – spiega Giuseppe in una segnalazione alla redazione del quotidiano La Sicilia – Siamo arrivati a tarda sera, dopo essere partiti la mattina, per via dello scalo. Abbiamo pagato i biglietti per tornare in Sicilia circa 1300 pound, e anche su questo ci sarebbe già molto da dire», spiega. «Quando siamo arrivati e il nostro bagaglio no, siamo andati al banco e ci è stato spiegato che la valigia non era stata imbarcata per una questione di peso nel bilanciamento dell’aereo».

«L’anno scorso – continua il racconto – era successa la stessa cosa con un’altra compagnia. Comincio a pensare che si tratti di una strategia delle compagnie aeree, visto che il bagaglio si paga extra. Intanto lo vendono, poi se non c’è spazio si lascia il bagaglio a terra e lo si spedisce in un altro momento. Il nostro sarebbe dovuto arrivare stamattina, ma non ce n’è traccia. E i miei figli, col caldo che fa, hanno addosso jeans, scarpe chiuse e solo una maglietta».

Loro sono arrivati in provincia di Siracusa, dove li aspettavano i familiari e dove lui sta continuando a lavorare a distanza, in remote working. «Se fossimo stati dei turisti normali, magari persone che avevano in programma di andare molto più lontano, la nostra vacanza sarebbe stata rovinata. Immaginate se fossimo stati nel Palermitano, o se avessimo dovuto raggiungere una località diversa dalla provincia di Siracusa. Ma pensate anche ai costi di dovere comprare abiti nuovi, in emergenza, per potere andare in giro. Senza contare i problemi che ho anche io: non sono in ferie, devo lavorare, e non so in che momento dovrò prendere la macchina per andare in aeroporto, a Catania, a riprendere la nostra valigia».

In questo caso, il problema non è lo scalo di Fontanarossa – «Anche se ci è stato dato un numero di cellulare al quale chiamare per avere aggiornamenti sull’arrivo del bagaglio e da stamattina non ha mai risposto nessuno», continua la segnalazione -, bensì la presunta «scelta deliberata della compagnia aerea di non fare arrivare il bagaglio con noi. Loro sapevano che la valigia non sarebbe stata imbarcata e non ce l’hanno comunicato. Impedendoci così, magari, di prendere altre decisioni. Per esempio di partire con un volo successivo, pur di non lasciare le nostre cose chissà dove».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA