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CRISI IDRICA

Siccità, a Caltanissetta un’autobotte della forestale dà acqua agli allevatori a secco

La situazione, sempre più insostenibile, è stata al centro di una riunione in prefettura

Di Redazione |

Si aggrava la crisi idrica a Caltanissetta dove in alcune zone l’acqua non viene distribuita da 45 giorni. Famiglie e locali commerciali spesso sono costretti a chiamare le autobotti, più volte a settimana, con costi che si aggirano tra 250 e 400 euro. Una situazione ormai insostenibile e che è stata al centro di una riunione presieduta dalla prefetta Chiara Armenia alla presenza dei sindaci di tutta la provincia, del presidente della cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, Salvatore Cocina, il presidente dell’Ati idrico, Massimiliano Conti, i rappresentanti dell’Azienda sanitaria locale, dei Consorzi di bonifica e i referenti dei gestori del servizio idrico locale e di sovrambito.

Il prefetto ha focalizzato l’attenzione sulle «difficoltà del settore zootecnico, auspicando un impegno congiunto da parte di tutti i soggetti interessati per cercare di garantire il massimo sostegno alle aziende e ai capi di bestiame». Al riguardo, nel corso della riunione, è stato sottolineato dal Prefetto «l’essenziale supporto fornito dall’Azienda forestale per i notevoli sforzi messi in campo allo scopo di alleviare i disagi patiti dagli allevatori e i conseguenti rischi per gli animali».

«Ormai da settimane, infatti, proprio al fine di rifornire le aziende zootecniche più colpite, sul territorio provinciale è in azione un’autobotte della forestale che, seppur con qualche difficoltà legata al numero delle aziende in sofferenza e dell’estensione del territorio, provvede con grande impegno a rifornire acqua potabile in favore degli allevamenti».

Nel corso della riunione i sindaci di Caltanissetta e San Cataldo hanno assicurato che dalla prossima settimana saranno operative due nuove autobotti che potranno offrire ulteriore supporto nelle attività di rifornimento delle zone meno servite. Il prefetto ha inoltre esortato i sindaci della provincia a «proseguire incessantemente nella ricerca ed esplorazione di pozzi o di nuove sorgenti nel territorio che, ove rinvenuti, contribuirebbero ad aumentare la portata idrica». Intanto per il 29 luglio, alle 18, è stato fissato un Consiglio comunale monotematico in adunanza aperta sulla crisi idrica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA