il caso
La ragazza vittima dello stupro di gruppo a Palermo ha denunciato anche gli abusi di un parente
Chiesti cinque anni per un 50enne che si difende: «Si è inventata tutto»
La Procura di Palermo ha chiesto cinque anni di carcere per un cinquantenne accusato di aver violentato la diciannovenne vittima l’anno scorso dello stupro di gruppo al Foro Italico. Il processo in abbreviato vede imputato un parente che avrebbe abusato della giovane nel giugno del 2022 nella pizzeria dove lei lavorava.
Secondo la vittima, l’uomo le avrebbe fatto prima sniffare della cocaina e poi l’avrebbe abusata. Una versione sempre negata dall’imputato. L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Morgante e Giovanni Di Trapani ha negato di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza e ha raccontato che era stata la zia a chiedergli di farla lavorare nel suo locale per sottrarla ai giri poco raccomandabili che frequentava. L’uomo ha sostenuto che sarebbe stata lei, dopo avere bevuto la birra, a cercare di baciarlo, e che lui avrebbe rifiutato, anzi l’avrebbe riaccompagnata a Ballarò, nella casa dove conviveva con il fidanzato. Secondo l’imputato, la giovane l’avrebbe denunciato proprio per calmare l’ex compagno molto geloso.