Europa
Per Ue solo parte ferroviaria del ponte sullo Stretto è co-finanziabile
"Ancora nessuna decisione definitiva a nostra conoscenza"
La Commissione europea “non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva” da parte dell’Italia “per il ponte” sullo stretto di Messina, dunque “le mappe del regolamento Ten-t rivisto mostrano attualmente il progetto allo stadio di studio/idea”. Lo afferma la commissaria europea responsabile per i Trasporti, Adina Valean che spiega come solo la parte ferroviaria del ponte di Messina sarebbe ammissibile al cofinanziamento da parte Ue.
Rispondendo a un’interrogazione scritta presentata dall’europarlamentare verde Ignazio Corrao, la commissaria ha ricordato ancora una volta che nel quadro del meccanismo per collegare l’Europa l’esecutivo Ue può co-finanziare fino al 50% gli studi di preparazione per la costruzione di progetti infrastrutturali della rete Ten-t. Studi che nel 2023 Roma ha informato Bruxelles di aver avviato, tra cui l’analisi costi-benefici del progetto. Ma i cui risultati ancora non sono arrivati all’attenzione della Commissione.
«Senza conoscere l’esito degli studi preparatori «non è possibile formulare ipotesi su un potenziale contributo dell’Ue alle attività di costruzione del ponte previsto, e quindi sui potenziali impatti sul bilancio complessivo», puntualizza la commissaria uscente.La Commissione europea dovrebbe, entro il mese di luglio, pronunciarsi sulla possibilità di co-finanziare gli studi di preparazione e aggiornamento del progetto di costruzione. Valean ha ricordato ancora che dai fondi di coesione sono poche le opportunità per finanziarlo: dal Fondo europeo di sviluppo regionale finanziamenti per le «grandi infrastrutture di mobilità» sono ammissibili solo nell’ambito dell’obiettivo strategico 3 «Europa più connessa», mentre né il programma di sviluppo regionale della Sicilia nè quello della Calabria prevedono «investimenti in grandi infrastrutture come il ponte», ha concluso.