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Etna, riprende l’attività dal cratere Voragine con possibile emissione di cenere verso Sud-Est

Per Catania e i paesi dell'hinterland potrebbe arrivare un'altra "pioggia nera"

Di Redazione |

Sull’Etna si registra un graduale incremento dell’attività stromboliana a carico del cratere Voragine, che era già ripresa nel pomeriggio di ieri 6 luglio. E le previsioni della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indicano una direzione Est Sud-Est. Lo comunica l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Osservatorio Etneo, con dati estrapolati dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza alle ore 22. Secondo i dati raccolti, l’ampiezza media del tremore vulcanico dalle 22:30 presentava un rapido incremento che intorno alle 23:20 ha raggiunto valori alti, e nella tarda serata del 6 luglio, scrive Ingv, «permane con una tendenza all’aumento».

L’attività dalla Voragine nella notte del 7 luglio vista da Zafferana Etnea – foto Sebastiano Roger Di Mauro

Secondo quanto comunicato da Ingv «il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato a Est della Voragine ad una elevazione di circa 2800 m sul livello del mare. Gli eventi infrasonici hanno fatto registrare un incremento dell’attività sempre a partire dalle ore 22:30 UTC, caratterizzata da eventi e tremore infrasonico localizzati al cratere Voragine. L’ampiezza degli eventi è media con tendenza all’incremento». L’analisi dei dati di deformazione del suolo non evidenzia invece variazioni significative alle stazioni delle reti del Global Navigation Satellite Systems (GNSS), «clinometrica e dilatometrica, fatto salvo un debole transiente in compressione di 3 nanostrain al dilatometro di Monte Ruvolo (DRUV) e di meno di 0.1 microradianti al clinometro di Cratere del Piano (ECP) tra le 13.30 e le 14.00 del 6 luglio».

Nella notte una fontana di lava

L’attività si è intensificata nel corso della notte tra il 6 e il 7 luglio. Dalle analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza è possibile osservare oltre all’attività stromboliana dal Cratere Voragine anche una fontana di lava. Tale attività produce delle emissioni di cenere che, in accordo con il modello previsionale, si disperdono in direzione Est Sud-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a presentare un incremento dei valori e attualmente ha raggiunto un livello molto alto. Si registra un ulteriore incremento della frequenza di accadimento e dell’ampiezza degli eventi infrasonici localizzati al cratere Voragine. L’ampiezza del tremore infrasonico è in aumento. Le reti di deformazione del suolo iniziano a mostrare qualche variazione a partire dalle ore 01.00 del 7 luglii. In particolare, inizia una deformazione che, al momento, ha raggiunto poco più di 0.1 microradianti al clinometro sommitale di ECP e circa 5 nanostrain in decompressione al dilatometro di DRUV. La rete GNSS non mostra variazioni fuori dal rumore di fondo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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