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Incidente Pioltello: pm, ‘no problemi a freni, rottura giunto causa deragliamento’
Milano, 18 giu. “Possiamo dire con certezza che è la rottura del giunto che ha determinato lo svio del treno, è questa la conclusione degli accertamenti. E’ evidente che questa rottura determina l’evento e la morte di tre persone e il ferimento di circa 200” di cui deve rispondere “chi non ha provveduto alla corretta manutenzione del giunto” che si trovava “in condizioni di forte degrado”. Lo sostiene nella sua requisitoria il pm di Milano Leonardo Lesti che, insieme alla collega Maura Ripamonti, sta ricostruendo in aula, l’incidente di Pioltello del 25 gennaio del 2018, quando un treno regionale uscì dai binari.
Sul banco degli imputati l’ex amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, a processo con altri tra ex dirigenti, dipendenti e tecnici di Rfi, che devono rispondere, a vario titolo, di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. Per il pm “non è riscontrabile nessun malfunzionamento del sistema frenate. Nemmeno nella prospettiva difensiva questa è una causa sufficiente a determinare l’evento rispetto alla rottura del giunto, al più si tratta di una concausa, ma se anche il sistema frenante avesse avuto un’avaria improvvisa non si sarebbe verificato quell’incidente” ossia il convoglio che esce dai binari, si ‘spezza’ e alcune carrozze finiscono contro i pali che corrono lungo i binari.
“Il macchinista non dice mai che prima dello svio c’é stato un problema al sistema frenante, sostenere altro è un’ipotesi positivamente confutata dalle testimonianze e dai consulenti” in tal senso “l’unica spiegazione” al deragliamento è la rottura del giunto per la procura.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA