«È allarme criminalità nel carcere Ucciardone, a Palermo, dopo gli ultimi rinvenimenti di telefoni cellulari di ultima generazione». La denuncia arriva dal segretario per la Sicilia del Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) Calogero Navarra che evidenzia gli espedienti usati dalla criminalità per introdurre droga e telefonini nelle carceri italiane.

«Nell’intercinta dell’Ucciardone – spiega – sono stati rinvenuti – 14 smartphone, completi di cavetti di ricarica, lanciati dalle strade attigue al carcere. Una vera e propria piaga, questa dei lanci, che denunciamo non da settimane o mesi ma da anni!».

Il sindacalista evidenzia come anche questi ultimi eventi «confermano tutte le ipotesi investigative circa l’ormai conclamato fenomeno di traffici illeciti, fenomeno favorito anche dalla libertà di movimento dei detenuti a seguito del regime custodiale aperto e delle criticità operative attuali in cui opera la polizia penitenziaria, con dei livelli minimi di sicurezza».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA