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“PretenDiamo Legalità”, fasi finali dell’iniziativa in provincia di Ragusa

Alla settima edizione hanno partecipato 17 istituti scolastici dell'area iblea

Di Redazione |

In occasione della conclusione della settima edizione del progetto/concorso “PretenDiamo Legalità”, iniziativa del ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione alla quale hanno partecipato ben 17 istituti scolastici della provincia, il questore della Provincia di Ragusa Vincenzo Trombadore e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia – Ambito Territoriale di Ragusa Viviana Assenza, hanno inviato i loro rappresentanti nelle scuole coinvolte nell’iniziativa, per incontrare gli alunni e consegnare gli attestati di partecipazione quale segno di ringraziamento ai ragazzi che si sono impegnati nel corso dell’anno, producendo degli elaborati di vario genere, fra i quali poesie, manifesti, fotografie, dipinti, collage, plastici, opere digitali e video che sono stati consegnati in Questura ed esaminati da un’apposita commissione presieduta dal Questore.

Proprio il questore ha voluto evidenziare che tutti gli studenti, con il loro impegno, hanno prodotto degli elaborati di altissimo livello inerenti il tema della Legalità in tutte le sue sfaccettature.

I poliziotti della Questura con la rappresentante dei docenti dell’Usr A.T. IX di Ragusa, si sono recati presso gli istituti scolastici Palazzello, Cesare Battisti, Mariele Ventre e Berlinguer di Ragusa, Don Milani di Scicli, Santa Marta Ciaceri di Modica e Padre Pio da Pietrelcina di Ispica e Santa Marta Ciaceri di Modica.

Grande riscontro hanno dato gli alunni degli istituti scolastici interessati ai poliziotti e la rappresentante dell’Usr A.T. IX di Ragusa, che alla presenza dei dirigenti scolastici e dei docenti, hanno consegnato l’attestato di partecipazione e ringraziato tutti i partecipanti per l’impegno profuso. Gli studenti hanno partecipato con entusiasmo agli incontri, contenti anche di aver avuto l’occasione di poter fare diverse domande ai poliziotti proprio sul tema della legalità.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA