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Ottanta anni fa la liberazione di Roma: il video inedito del 4 giugno 1944

Di Redazione |

La Grande Storia appartiene alle semplici, quotidiane storie delle vite di tutti. Ed è così che oggi, nel 2024, possiamo rivivere con gli occhi di chi era lì gli straordinari momenti della Liberazione di Roma dalla mattina di domenica 4 giugno 1944 , proprio nel suo ottantesimo anniversario. Un filmato inedito, reso pubblico dalla Fondazione Home Movies– Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna diretto da Paolo Simoni. Il film venne girato da un appassionato cineamatore, Adriano Agottani, dipendente del Comune di Roma e appassionato di elettrotecnica: è stato ritrovato solo da poco tempo e consegnato, con altri suoi materiali, dai suoi eredi alla Fondazione.

E’ la mattina di domenica 4 giugno 1944. Agottani si rende conto che sta accadendo qualcosa di straordinario e mette mano alla sua cinepresa 9.5 mm. Quelli che vediamo all’inizio sfilare a piedi, stanchi e dimessi, sono i nazisti che dall’8 settembre 1943 hanno terrorizzato Roma: una fuga alla spicciolata, in ordine sparso, nulla di marziale. Poi ecco, tra tarda mattinata e primo pomeriggio, le truppe degli Alleati applaudite da tutti. E subito comincia la famosa distribuzione di dolci, piccoli generi alimentari e sigarette lanciati dalle camionette (si vede dal minuto 2 in poi del filmato). Infine l’arrivo a piazza Venezia, lo sfondo di tutte le foto storiche del 4 giugno 1944.

Agottani gira da case di famiglia, poi scende in strada ma sempre in zona san Giovanni-Santa Croce in Gerusalemme. Elena Pirazzoli, che ha seguito per Fondazione Home Movies il lavoro di ricerca attorno a questo documento, sottolinea: «Nel film di Adriano Agottani vediamo questo passaggio improvvisato sulle vie Tuscolana e Appia Nuova, all’altezza del Ponte Lungo, che si svolge inaspettatamente senza scontri: i soldati e i mezzi tedeschi sfilano in un’atmosfera di sospensione, tra l’apice della tensione e la sua risoluzione, che avverrà il giorno successivo, con il radunarsi delle persone in piazza San Giovanni e davanti all’ex carcere e sede della Gestapo in via Tasso».

Carlo Gentile, professore aggregato all’Università di Colonia e coordinatore del progetto «Le stragi nell’Italia occupata 1943-45 nella memoria dei loro autori» finanziato dal Fondo Italo-Tedesco per il Futuro istituito dalla Repubblica Federale di Germania, ha aiutato a riconoscere i luoghi della ritirata tedesca e dell’ingresso delle truppe alleate: «Secondo la documentazione tedesca il passaggio delle truppe della Wehrmacht si svolse lungo l’intera giornata del 4 giugno 1944, con le avanguardie alleate che entrano in città nel pomeriggio o in serata. L’attraversamento di Roma da parte delle truppe tedesche fu una cosa improvvisata e imprevista dai comandi. In realtà Hitler lo aveva vietato tassativamente. Le colonne avrebbero dovuto sfiorare la “Città aperta” e passare attraverso i sobborghi. Ma, come registrano i documenti, non c’erano reparti di Feldgendarmerie a sufficienza per fare cordone agli ingressi della città. E così le truppe fecero come meglio credevano, prendendosi un giorno di vacanza dalla guerra e attraversando la città». 

Uno dei documenti ritrovati da Carlo Gentile è proprio il diario di guerra di una compagnia di genieri della 3. Panzer-Grenadier-Division che riporta una descrizione di quella giornata: «Nel centro di Roma non ci sono tracce dei combattimenti che si svolgono davanti alle sue porte. La città si è vestita per la domenica. Gente ben vestita che cammina nelle strade. La forte tensione che grava sulla città si nota solo dall’affollamento delle strade e dai gruppi di persone che discutono con vivacità che si incontrano ovunque. Carri armati attraversano la città. Autocarri in marcia in direzione del nemico o verso le retrovie. Lungo le strade si muovono le nostre truppe in ritirata, lunghe colonne di automezzi, unità ippotrainate, fanteria. Nel cielo si vedono le scie bianche dei ricognitori nemici. All’estremo limite della città si vedono colonne di fumo e smorzato arriva da lontano il rumore delle artiglierie».

Dunque un documento vivo, immediato, emozionante e soprattutto inedito. Aggiunge ancora Elena Pirazzoli: «Nel film di Agottani vediamo quel momento della storia che non siamo abituati a vedere nelle immagini ufficiali: ciò che accade subito prima dell’arrivo degli Alleati, della festa, della fine della guerra attesa così a lungo. Solo nei documenti amatoriali è possibile ritrovare questi momenti “prima della Storia”, ovvero il passaggio necessario prima che si compia una svolta storica. Solo la curiosità di cineamatori o fotografi che avevano le macchine con sé e hanno saputo cogliere con un misto di timore e stupore la variazione della quotidianità della guerra. Ora è possibile studiare queste straordinarie sequenze»

La Fondazione Home Movies ha presentato nei giorni scorsi, nel quadro del «La Resistente – Festival della memoria e della Liberazione» organizzato dal Museo storico della Liberazione in Roma di via Tasso e in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, una versione ricostruita e restaurata del film che, a partire da martedì 4 giugno, sarà visibile nella sua forma integrale su www.archivioaperto.itCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA