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IL RETROSCENA

Erminio Laudani, la droga e la fuga dei gemelli a Milano per un debito non pagato

Di Laura Distefano |

Hanno avuto paura e sono fuggiti a gambe levate. I fratelli gemelli Marco e Lorenzo Di Leo avrebbero acquistato della droga da Erminio Laudani qualche tempo fa. I fatti risalgono al periodo precedente il 2018. Perché il collaboratore da quell’anno non ha più messo il naso fuori dal carcere.

Discutendo con il pm Brugaletta e i carabinieri, con l’assistenza della sua legale di fiducia Rossana D’Arrigo, ha raccontato questo piccolo aneddoto curioso che fa capire un po’ come funzionano le cose negli ambienti mafiosi. Un debito non pagato potrebbe costare caro. Molto caro. E ne erano consapevoli anche i genitori dei gemelli che pur di riavere a casa i loro figli hanno deciso di vendersi l’automobile per racimolare i soldi da restituire all’ex mafioso.

«Hanno preso lui e il fratello da me personalmente 1.500 euro di cocaina e mi hanno detto che mi pagavano entro un giorno», si legge nei verbali. Promesse non mantenute che fanno innervosire Laudani. Perchè dalla pignata del clan c’era un ammanco e la responsabilità sarebbe finita nella testa del pentito. A un certo punto i due fratelli sono scomparsi da Paternò.

«Sono scappati a Milano- racconta il pentito – io li ho cercati, sono mancati sei mesi, perché io gli ho detto guarda che questi soldi non sono miei sono di tutti li vuoi mettere nella cassa no, non ti preoccupare stasera te li porto». Una bugia. «Sono scappati direttamente, poi me li ha dati il padre, ha venduto la macchina dopo tanto tempo e me li ha dato dopo un po’ di tempo e scesa la madre piangendo e ci desi macari vinti euro parlando sinceramente». Che grande generosità, dopo che i Di Leo da quel giorno avrebbero dovuto usufruire di mezzi pubblici o passaggi per potersi muovere.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA