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La morte di Angelo Onorato: perché le indagini avvalorano la tesi del suicidio e per la famiglia invece è stato ammazzato

E' ancora un giallo la morte dell'architetto e imprenditore, marito dell'eurodeputata Francesca Donato

Di Redazione |

Continuano senza sosta le indagini sulla misteriosa morte dell’architetto e imprenditore palermitano Angelo Onorato, 55 anni, marito della eurodeputata Francesca Donato, trovato senza vita ieri nella sua auto con una fascetta attorno al collo. Poco fa è terminato un nuovo sopralluogo degli inquirenti sul luogo in cui ieri pomeriggio è rinvenuto il corpo. Gli investigatori della Squadra mobile sono tornati nella bretella di Viale Regione Siciliana, dove è stata trovata la sua auto, una Range Rover, anche per capire se le telecamere hanno ripreso eventuali auto che si sarebbero fermate accanto all’auto.

Proprio le telecamere sembrerebbero avvalorerebbero la tesi del suicidio, una delle piste seguite dagli investigatori. In realtà il suv dell’architetto era parcheggiato in un punto cieco tra due telecamere di sorveglianza. Ma dalle registrazioni delle immagini è evidente che nessun veicolo si è fermato nei pressi del Range Rover del professionista perché tutte le macchine «filmate» sono passate in un tempo incompatibile con una sosta. Né è stato ripreso alcun passante a piedi. Da qui la tesi del suicidio, tranne ipotizzare che il killer si sia allontanato arrampicandosi sul muro, alto almeno due metri, che delimita l’autostrada per evitare di essere ripreso.

Inoltre nessun segno di violenza sarebbe stato trovato sul cadavere. Non si sarebbero segni di resistenza da parte sua. Secondo i primi accertamenti medico-legali sul corpo che si trova nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, L’architetto aveva i mocassini sfilati dai piedi e una chiazza di sangue sulla camicia compatibile con il gesto estremo.

Vita privata e lavorativa

Al momento nessuna pista comunque è esclusa e gli investigatori stanno scavando nella vita privata e lavorativa dell’uomo. Sono molti gli interrogativi che non hanno una risposta. Moglie e figlia ieri sera sono state accompagnate presso la Squadra mobile di Palermo per essere sentite come testimoni. Sono state loro – che non avevano sue notizie dalla mattina – a trovare il corpo poco prima delle 15 di ieri. E per loro c’è una certezza, ovvero che non si sia suicidato.

Sui social, infatti, la 20enne scrive: «Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: Mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato, Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma in omicidio».

La lettera

A infittire il giallo c’è poi la lettera che sarebbe stata consegnate alcune settimane fa da Angelo Onorato all’amico avvocato tributarista che è stato anche lui ascoltato dagli investigatori. La lettera ieri sera è stata data alla Squadra mobile di Palermo, che conduce l’inchiesta coordinata dalla procura di Palermo. Gli investigatori hanno ascoltato a lungo il legale, amico di famiglia. La lettera è indirizzata alla moglie e ai figli e indicherebbe una serie di difficoltà – anche economiche – che l’imprenditore stava affrontando. Nel documento Onorato avrebbe detto alla famiglia che se gli fosse successo qualcosa si sarebbe dovuti rivolgere proprio all’avvocato, a conoscenza di una serie di fatti. Sembra che nella lettera sarebbero state date anche delle indicazioni generiche su persone che Onorato temeva e che avrebbero potuto danneggiarlo. La lettera è adesso nelle mani degli inquirenti.

La confidenza

Onorato tra l’altro ieri avrebbe detto a un parente: «Vado a risolvere una questione con una persona di Capaci, spero in maniera bonaria». L’architetto in mattinata sarebbe andato a prendere un familiare all’aeroporto e lo avrebbe poi portato ad una festa organizzata per un battesimo, in un comune vicino Palermo. E qui gli avrebbe fatto la confidenza sulla “questione da risolvere”. L’episodio è stato raccontato dal parente ad alcuni familiari di Onorato e della moglie. E per questo anche lui è stato ascoltato dagli investigatori, che ora stanno cercando di capire se la vittima avesse problemi economici o se fosse creditore come emerge da queste testimonianze.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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