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La protesta

Enna, gli agricoltori dal Dittaino si spostano davanti alla Prefettura: «Vogliamo delle risposte»

Di William Savoca |

Si è spostata questa mattina davanti la Prefettura la protesta pacifica ma decisa di agricoltori ed allevatori ennesi in presidio a Dittaino ormai da mesi.

«Chiediamo soluzioni, basta più tavoli tecnici o promesse, da qui ci muoveremo solo quando avremo delle risposte» hanno affermato in mattinata i manifestanti.

Catene ai polsi si sono incatenati davanti la Prefettura. Al primo, Mario Lo Presti, se ne sono subito aggiunti man mano tanti altri e tutti fermi nel chiedere soluzioni.

Quella di oggi non è una data scelta a caso infatti dicono «l’abbiamo scelta perchè oggi è la creazione dello Statuto siciliano che non è mai stato preso in considerazione. La Sicilia potrebbe essere una delle più ricche d’Italia, invece è sempre considerata una ruota di scorta. L’unica autonomia che abbiamo è essere schiavizzati».

Contestazione anche sulle parole del ministro Lollobrigida (“Per fortuna la siccità quest’anno colpisce il Sud, in particolare la Sicilia” aveva detto) e sulla mancata attenzione del Governo nazionale anche sulla siccità.

«Piuttosto che suicidarci restermo qui tutta la vita» hanno detto invitando «tutti gli agricoltori ad unirsi a noi a far sentire il dissenso, invitiamo a portare solidarietà ai colleghi che si stanno mettendo in gioco per l’agricoltura siciliana ed in particolare quella ennese che è completamente in ginocchio».

Al momento i manifestanti attendono risposte dai governi regionale e nazionale ed hanno anticipato la volontà di proseguire ad oltranza se non avranno certezze.

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