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Dl Caivano: Sangermano, ‘critiche ideologiche, corrisponde a un’esigenza reale’
Milano, 24 apr. Sul decreto legge Caivano “ognuno può avere la sua sensibilità culturale e fare delle critiche, io le trovo ingenerose, e forse un po’ ideologiche alcune delle critiche che sono state fatte, diciamo pregiudiziali”. Lo sostiene Antonio Sangermano, capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, intercettato da alcuni cronisti al Palazzo di giustizia di Milano.
“Antigone è un faro acceso sull’universo carcerario quindi è una realtà essenziale per la democrazia, però io non ho condiviso assolutamente le cose che hanno detto. Caivano fornisce delle prerogative, degli strumenti alla magistratura minorile, che non mi pare una pericolosa sacca reazionaria, non ha istituito i tribunali speciali, ha consegnato degli strumenti a dei magistrati che se li utilizzano evidentemente hanno delle esigenze per farlo, quindi dovremmo interrogarci sulla realtà sociale di oggi e sull’intensità lesiva delle nuove devianze”, spiega.
“Se i giudici applicano le misure evidentemente è perché c’è bisogno, quindi Caivano corrisponde a un’esigenza reale” e ha fornito al sistema “strumenti nuovi e forse un maggiore rigore. Detto questo, è evidente che se aumentano i numeri, e sono aumentati, è chiaro che lo Stato debba corrispondere, con corrispettive e simmetriche iniziative che sono in atto, e devono essere accelerate, e prevedono nuovi istituti, nuove comunità, l’implementazione delle piante organiche. Stiamo facendo tutto. Su Caivano sono state dette delle cose assolutamente inesatte” conclude Sangermano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA