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Parco degli Iblei, l’on. Campo: “Smontate in commissione all’Ars tutte le fake news”
"Come potrebbe questa realtà creare nocumento anziché benessere?"
“La commissione parlamentare ambiente all’Ars ha potuto acquisire informazioni e valutazioni dal grande valore scientifico e procedurale sull’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, grazie all’audizione da me richiesta dei rappresentanti regionali delle associazioni ambientaliste. I toni polemici e le fake news, strumentalmente diffuse da chi probabilmente ha interessi politico-elettorali e che rischiano solo di confondere l’opinione pubblica iblea, sono state letteralmente smontate. Come può un parco creare nocumento anziché benessere?”
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo in merito all’audizione della Commissione regionale Ambiente all’Ars, fortemente voluta dalla stessa deputata sul tema dell’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei. Invitati i rappresentanti regionali di Federparchi, dell’Aigaee, dell’Ente Fauna Siciliana, dell’Associazione Acquanuvena, del Comitato Ragusa per il Parco, del Cirs, del Wwf Sicilia, della Lipu, di Legambiente, del Cai e di Italia Nostra.
“Sono molto dispiaciuta – spiega Campo – dell’assenza del presidente della commissione, Giuseppe Carta, nonostante sia stato autorevolmente sostituito da Bernadette Grasso, perché essendo stato proprio lui a farsi portavoce dei detrattori del progetto Parco, oltretutto in perfetta coincidenza con la notizia di una sua candidatura per le elezioni europee in lista con Forza Italia, sarebbe stato importante un confronto diretto e franco sugli aspetti che vengono ancora utilizzati in maniera denigratoria per bloccarne il passaggio conclusivo. Tra l’altro, la stessa Regione Siciliana ha confermato la volontà di proseguire nell’iter istitutivo”.
“Un lavoro che conferma il futuro di crescita che l’istituzione del Parco rappresenta per l’intera Comunità iblea – sottolinea ancora la deputata – di cui beneficeranno artigianato e settore turistico-ricettivo, agricoltura e zootecnia compresa, ricadenti in aree ormai spopolate che, dopo l’istituzione del Parco, potranno usufruire di canali di finanziamento e di risorse economiche europee destinate, tra l’altro in maniera ingente, proprio a questo scopo”.
“Serviranno ovviamente delle minimali correzioni tecniche e la firma del Presidente della Repubblica per istituire quello che sarà, da tutti i punti di vista, una delle aree più affascinanti della Sicilia” – conclude la deputata.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA